Zenit, Spalletti: "Dalla Roma ne prenderei tanti di giocatori..." - Calcio News 24
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2009

Zenit, Spalletti: “Dalla Roma ne prenderei tanti di giocatori…”

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Luciano Spalletti, allenatore dello Zenit San Pietroburgo, ha lasciato molte dichiarazioni ai microfoni di Sky Sport 24. Il tecnico spiega tra le altre cose la sua scelta di andare in Russia: “Mi è successo che ho avuto questo piccolo problema con la Roma, mi sono trovato fuori dai giochi per un periodo, è stata la società  che mi ha cercato con più forza. Nel conoscerli mi sono trovato davanti una società  seria, una società  di ragazzi giovani, un po’ come quando sono arrivato alla Roma, molto volenterosi, ragazzi di facile sintesi, pronti ad organizzare. Poi mi sembra anche una società  importante a livello europeo”.

Sui possibili acquisti, Spalletti commenta: “Iaquinta? Io penso che, nonostante sia una società  ricca, non ci siano poi le possibilità  per andare a prendere giocatori che escono da determinate cifre. Giocatori che giocano nella Juventus, nel Milan e nell’Inter, se non c’è la compartecipazione della società  che gestisce questi calciatori, diventa difficile portarseli a casa e pagare stipendi altissimi. I giocatori della Roma? Quelli che giocano nella Roma mi piacerebbero, ce ne sono diversi che porterei perchè mi hanno dato la possibilità  di andare a vivere una realtà  del genere con il loro comportamento e con la loro qualità . Però la Roma, siccome sta facendo un buon campionato, è meglio non andarla a disturbare. Mi auguro che prosegua su questi livelli, anzi visto che poi lo Zenit sarà  costretto a fare i preliminari di Champions, io spero che in quella Champions ci sia anche la Roma. Magari non voglio trovarla da avversaria, questo mi dispiacerebbe enormemente”.

Infine, Spalletti rivela anche quale era il suo rapporto con Totti: “Io con Francesco ho avuto sicuramente anche dei confronti ed è giusto così, i ruoli vogliono anche questo, però tutti e due avevamo nel modo di esporre quelli che erano i nostri punti di vista lo stesso obiettivo, cioè il bene della Roma, lui in un modo io in un altro. Penso di aver passato nei 4 anni tantissime situazioni d’accordo, anche proprio nelle intenzioni, poi ci sta aver avuto un paio di punti di vista e idee diverse, però vengono naturalmente amplificate. Il ricordo è quello di una complicità , di un’amicizia importantissima con lui, con De Rossi, ma soprattutto anche con gli altri che vengono citati di meno, che hanno fatto la storia della Roma di questi 4 anni, tipo Perrotta, Taddei, Tonetto, Cassetti, Pizzarro, e di conseguenza mi porterò dietro la loro qualità , la loro amicizia, il loro affetto perchè secondo me noi ci siamo amati in maniera appassionata”.