2020
Asl Napoli 2: «Juventus? La squadra di Gattuso non poteva partire»
Le parole del direttore generale della Napoli ASL 2 Nord, Antonio D’Amore, sul caso relativo alla sfida tra Juventus e Napoli
Antonio D’Amore, direttore generale della Napoli Asl 2 Nord, ha parlato a Radio Punto Nuovo, tornando sul caso Juventus-Napoli. Ecco le sue dichiarazioni.
LEGGE – «Non vorrei ripetermi, ma è dal primo giorno che diciamo di non aver fatto altro che attuare la legge. Non siamo burocrati, ma medici ed agiamo per la salvaguardia della salute e non determinare l’applicazione della legge è un omissione».https://secure.spox.com/daznpic/daznscheduleit.html?c=itjuventusnews24seriea&tm=5349773
CASO NAZIONALI – «Noto con piacere che oggi altre aziende agiscono come noi, si sono accorti adesso della legge. Zielinski fu trovato positivo e l’ASL Napoli 2 prese in carico il caso chiedendogli i contatti: così è partito il contact tracing anche con le altre ASL per imporre l’isolamento fiduciario per le persone a contatto con il giocatore. La mia professione non tiene conto dei protocolli sportivi, ciò che decidono le associazioni non può andare in deroga al protocollo nazionale: noi applichiamo la legge, poi sta alla società decidere di andare contro legge e se ne assume la responsabilità. Dopo il contact tracing abbiamo parlato con l’ASL Napoli 1 che ha messo in atto la norma, dunque la squadra ha seguito quanto detto: non poteva partire. Se fossero partiti, avrebbero pagato le conseguenze perché sarebbero partite le segnalazioni».
MAROTTA – «La norma nazionale c’è già, poi c’è chi la applica e chi no. Non sappiamo se quando è uscito positivo Ibrahimovic il giocatore ha detto di non aver avuto contatti, non posso sapere quanto hanno riferito gli altri, ma noi abbiamo applicato la norma».
Fiorentina, ‘dulcis in fundo’ nel 2020: ma troppe cose non funzionano
Il 2020 da incubo del Toro. Un anno da 4 in pagella, e ora non può più sbagliare