2014
Stramaccioni: «Parma? Sarà dura»
Le parole del tecnico bianconero in conferenza stampa
CONFERENZA STAMPA STRAMACCIONI UDINESE PARMA – Dopo le vittorie su Napoli e Lazio, l’Udinese vuol continuare a fare bene. Stramaccioni lavora per questo, anche se la partita di domani col Parma nasconderà qualche insidia, come dichiara lo stesso tecnico in conferenza stampa. Ecco le parole di Stramaccioni, riprese dal sito ufficiale: «Sarà una partita difficilissima per noi. Non ci nascondiamo; non stiamo globalmente bene dal punto di vista della condizione. Dalla partita contro la Lazio sono usciti con acciacchi Di Natale e Muriel. La nota positiva è che gli assenti stanno tutti migliorando, anche se non saranno ovviamente a disposizione domani».
SALVEZZA – «Alla terza giornata nessuno guarda la classifica e il Parma resta una nostra concorrente per la salvezza. Io la rispetto totalmente e per me contro di loro sarà una partita molto più difficile di quella di giovedì».
CONDIZIONI – «Di Natale sul finire della gara ha preso un colpo duro in uno scontro con Cana. E’ rimasto in campo stoicamente, ma a fine partita faceva fatica anche a respirare. Io l’ho convocato lo stesso perché vuole provare fino alla fine. Sono convinto che, anche su una gamba sola, farà di tutto per esserci e dare una mano alla causa. Anche Luis ha provato a parte con Artico. Anche lui è convocato, sebbene sia in condizioni difficili. Il suo atteggiamento a Roma dopo l’infortunio è stato da giocatore dedito alla causa».
AVVERSARI – «Io credo che se Pjanic non avesse trovato il jolly, staremmo qui a parlare di un Parma che aveva fermato la Roma. Non credo che troveremo una squadra giù di morale, ma una che lotta al massimo in ogni partita. Donadoni è un mister bravissimo e, ripeto, sarà una partita molto difficile».
TATTICA – «Non abbiamo avuto in settimana molto tempo per lavorare. Quando dico che non abbiamo fatto niente, intendo che abbiamo dei grandi margini di miglioramento, soprattutto nella costruzione del gioco. L’Udinese ha comunque dimostrato di saper stare bene in campo, ma guai a snaturare le nostre caratteristiche. Dobbiamo migliorare in qualcosa, senza stravolgere l’assetto attuale. Poi la differenza la fanno anche i singoli, e una valutazione completa la faremo quando tutti staranno bene».