2014
Benitez: «Prova di forza dellItalia, sa far male»
Le parole del tecnico del Napoli sui Mondiali nell’insolita veste di editorialista.
MONDIALI ITALIA BENITEZ – Archiviata la sua prima stagione alla guida del Napoli, mister Rafael Benitez può godersi i Mondiali in Brasile da spettatore. L’occhio del tecnico spagnolo, però, scruta con attenzione le selezioni impegnate nella terra di Pelè ed in particolare quella di Cesare Prandelli: «E’ inevitabile partire dall’Italia, dalla sua capacità di essere squadra, dalla dimostrazione – attraverso una grandissima partita con l’Inghilterra – di avere a disposizione giocatori di assoluto livello. L’eco di quel successo non si è spenta, perché in Italia-Inghilterra sono emerse indicazioni importanti: intanto, la semplicità nel mutare pelle, trasformando la propria difesa con l’abbassamento di De Rossi e l’innalzamento degli esterni; e poi la naturalezza con cui la squadra sa palleggiare, proprio grazie allo stesso De Rossi, ma soprattutto a Pirlo e a Verratti (bravissimo nell’andare a fare pressing sulle giocate di Gerrard)», ha scritto per il “Corriere dello Sport” Benitez, nell’inedita veste di editorialista.
AZZURRI AUTORITARI – L’allenatore del Napoli ha approfondito l’analisi della prova azzurra: «E’ stata una prova di forza, quella degli uomini di Prandelli, ed anche la conferma che c’è un gruppo pieno di talento, al quale vincere il girone può dare ulteriore stima. Chi l’avrebbe detto che alla seconda giornata saremmo già arrivati a verificare quale sia il destino di alcune grandi? Inghilterra-Uruguay si giocano praticamente la qualificazione, è una sorta di spareggio nel quale potrà incidere – dipenderà dalla condizione fisica – la presenza di un calciatore determinante come Suarez».
GRIGLIA E PRONOSTICI – Benitez ha poi passato in rassegna le altre selezioni, tirando in ballo anche il suo Gonzalo Higuain, che è diventato un caso per il Napoli (le ultime a tal riguardo qui): «Ho rivisto nella prima partita la capacità offensiva del Brasile (inutile star qui a parlare ancora del rigore), la voglia di attaccare, l’intraprendenza di Neymar e di Oscar; c’è qualità ed i favoriti restano loro nonostante il passo falso di ieri sera. E’ stata sorprendente l’Olanda nella sua disposizione tattica e ora, con quel pieno di ottimismo che un successo così rotondo genera, tutto può venire più facile. Tatticamente – tra le novità – va inserita anche la scelta provvisoria dell’Argentina di tentare di difendere a tre (o a cinque, fate voi): decisione poi modificata a gara in corso per rimettersi a quattro, per attaccare anche attraverso il «nostro» Higuain. Mi è sembrato tutto sin troppo facile per la Francia, che con la Svizzera dovrebbe passare il turno; e ho il sospetto che il Portogallo possa seriamente rischiare contro gli Usa, dovendo rinunciare a ben tre calciatori (due per infortunio ed uno per squalifica). Ma questi primi sei giorni di Mondiale hanno contribuito ad arricchire l’estate d’un buon livello di calcio, nel quale l’Italia s’è inserita con autorevolezza. Però siamo appena all’inizio, il bello sta per venire».