2014
Milan, Montolivo: «Balotelli non si esprime con continuità. Seedorf…»
Le parole del capitano rossonero sul momento della squadra in vista del derby.
MILAN MONTOLIVO – Caricato ieri dall’amministratore delegato Adriano Galliani, che lo considera miglior interprete del pensiero della società, Riccardo Montolivo ha lanciato un messaggio alla squadra in vista del derby e del finale di stagione: «Prima di tutto deve essere per noi il derby dell’orgoglio per riscattare una stagione non bella, per cercare di conquistare la zona-Europa League, per “vendicare” il derby di andata. Insomma, per tante ragioni. Vogliamo vincere. Comunque non è che una sola partita, anche se si tratta del derby, può risollevare un’intera stagione negativa. Vorrei vincerlo a maggior ragione ora che ho la fascia da capitano. Nei confronti dell’Inter abbiamo 6 punti di svantaggio e a 3 giornate dalla fine non sono pochi… Ma non possiamo fare calcoli. Se vinciano e andiamo a -3 cambia il discorso», ha dichiarato il centrocampista del Milan ai microfoni del “Corriere dello Sport”.
IL GAP – Montolivo ha parlato poi della sconfitta contro la Roma, che ha fermato la striscia positiva a cinque vittorie consecutive: «La Roma è superiore a noi, almeno in questo momento. Il campionato l’ha dimostrato, la partita lo ha confermato. Non siamo stati chiaramente in grado di superarli. C’è da colmare il gap sotto tutti i punti di vista. In alcune occasioni abbiamo perso per sfortuna, in altre effettivamente per demerito».
TATTICA – Si passa poi agli schemi ed in particolare alle scelte di Clarence Seedorf e alle sue preferenze: «Credo che Seedorf presenti sempre la squadra migliore, la più in forma va in campo. A Roma non siamo stati all’altezza della situazione. In molti casi ci manca quella convinzione di poter vincere gli scontri diretti. Regista davanti alla difesa? E’ risaputo che quello è il ruolo che preferisco, che mi piace di più per rendere al meglio secondo le mie caratteristiche. E’ dovere di ogni giocatore assecondare le scelte del proprio allenatore. Ma io non nascondo la mia idea».
L’AVVERSARIO – Montolivo poi ammette di avere timore per l’Inter: «Certamente. Ci sono giocatori importanti come Palacio. A me in particolare piace molto Kovacic. Mazzarri è molto bravo a dare l’assetto giusto alla squadra, preparandola “ad hoc” rispetto alle caratteristiche dell’avversario. Noi dobbiamo essere preparati, abbiamo le qualità per mettere l’Inter in difficoltà».
SUPERMARIO – Inevitabile il riferimento a Mario Balotelli: «Sicuramente la squadra non ha messo Mario nelle migliori condizioni. Balotelli, comunque, ha grandi qualità. Ci si aspetta molto da lui, come da chi ha maggior talento. Intervista Sky? Esiste una rotazione ben precisa per le interviste e toccava a lui… Si deve apprezzare il suo gesto perchè è andato a metterci la faccia, gli va dato questo merito. Pazzini? Credo che i due abbiano in passato dimostrato di poter giocare insieme, ma nelle ultime partite prima della sconfitta contro la Roma le scelte hanno dato ragione all’allenatore. Balotelli deve riuscire a esprimere il proprio potenziale al massimo, ma non riesce a farlo ancora con continuità. Deve imparare a gestire meglio sia il carattere che i nervi. In Nazionale gioca con a fianco un altro attaccante? Sicuramente è capace di interpretare bene tanto il ruolo di prima punta che quello di seconda punta».
L’ALLENATORE – A proposito, invece, di Clarence Seedorf e del suo rapporto con il tecnico olandese, Montolivo ha spiegato: «È sempre molto sereno, disponibile con noi giocatori, molto concentrato su quello che dobbiamo fare, partita dopo partita. Futuro? È molto difficile da decifrare, le prossime tre partite sono il futuro. Il mercato, il bilancio, la guida tecnica: non spetta a noi e tanto meno a me fare previsioni. È difficile dare un giudizio. Chi ci sarà sulla panchina del Milan? In questo momento il mio allenatore è Clarence Seedorf. Rapporto con lui? Io credo di avere sempre la fiducia dell’allenatore. Cosa è successo prima del Catania? Non ero nella squadra da titolare durante le prove della settimana. Non è che devo giocare sempre tutte le partite anche se sono il capitano... Il giorno prima della partita ha comunicato la sua scelta. È legittimo da parte di un allenatore fare queste scelte. È pagato per questo. Il gruppo è unito. È chiaro che poi ci sono antipatie e simpatie, giocatori più utilizzati e altri meno… Qualcuno è penalizzato, altri meno…. C’è, insomma, chi può essere deluso. Abate e De Sciglio sono due ottimi giocatori, sono titolari in Nazionale e sono anche due ottimi amici».
FIDUCIA – Infine, il capitano rossonero affronta altri temi caldi, da Inzaghi a El Shaarawy, concludendo con i Mondiali: «I ragazzi della Primavera sono entusiasti di lui. Io non ho altri dati oggettivi per valutarlo. Rilancio? Bisognerebbe riuscire a investire con qualità individuando i giovani che non sono campioni ma possono diventarlo. El Shaarawy? La convocazione in Nazionale gli ha dato una grande iniezione di entusiasmo e forza. Il suo primo pensiero adesso deve essere quello di stare bene, di allenarsi senza dolore. Mondiali? Spero di far parte della spedizione azzurra…. Spero che possa essere un Mondiale magico».