Tevez tenta di far dimenticare Del Piero - Calcio News 24
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2013

Tevez tenta di far dimenticare Del Piero

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La maglia di Tevez è la più venduta. Quel numero dieci sulle spalle fa sognare i tifosi

Carlitos Tevez non sarà Alessandro Del Piero ma il suo intento è quello di farlo dimenticare presto ai suoi tifosi. Certo: Pinturicchio resterà indelebilmente stampato nella mente dei supporters bianconeri che hanno avuto il piacere di vederlo giocare e per sempre incastonato nell’ultra centenaria storia della Vecchia Signora. Una bandiera che per 19 anni ha sventolato sotto la Mole non può essere cancellata da una sola stagione di assenza e l’accostamento tra i due giocatori sa di bestemmia. Ma quel numero dieci “stampato” sulle spalle dell’Apache fa specie: “Non ne sento la responsabilità: d’altronde ho ereditato la maglia di Maradona ai tempi del Boca Juniors, dunque sono abituato”. A nemmeno un mese dal suo sbarco in Piemonte la sua è già la maglia più venduta e i tifosi ripongono in lui tutte le speranze. Alex sarà sempre Alex, ma sperano che Carlitos diventi presto il nuovo idolo trascinando la Vecchia Signora verso nuovi trofei per colmare in fretta l’assenza del capitano di Conegliano Veneto.

L’attaccate argentino  ha da pochi giorni iniziato ad assaporare il “metodo Conte”: sudore, abnegazione, fatica e massimo impegno in ogni cosa. “Ho capito che qui mi toccherà correre molto di più rispetto a quanto correvo in Inghilterra”, ha detto oggi a margine della presentazione dell’accordo raggiunto tra Bwin e la Juve. E difatti le sue gambe sono imballate. Qui a Chatillon il condottiero bianconero ha iniziato subito a fare sul serio: d’altronde così ha gettato le basi per due scudetti consecutivi dopo due settimi posti. La fatica s’è fatta subito sentire e il caldo (30 gradi, ndr) ha fatto il resto. Gli esercizi atletici effettuati in mattinata hanno lasciato il segno  sulle gambe dell’Apache che nella partitella pomeridiana non riesce a connettere. Le gambe sono pesanti e i suoi guizzi ne risentono. Le movenze non sono lucidissime: qualche stop sbagliato di troppo ne sono la dimostrazione. E anche quando lo azzecca lasciando sul posto il diretto avversario sbaglia il successivo passaggio, anche quello più banale. Tutto nella norma: normale avere gli arti inferiori imballati durante il ritiro. La preparazione estiva serve proprio a quello: a far sì che nel motore dei giocatori ci sia abbastanza benzina almeno fino a dicembre quando ci sarà il richiamo.

Ma l’argentino, nonostante il fiato corto, ha l’occasione per lasciare il segno alla sua prima partitella ufficiale. Matri gli consegna un pallone d’oro che gli permette di trovarsi a tu per tu con Rubinho, ma il portiere che difende la porta delle pettorine verdi ha la meglio e con un guizzo con la gamba di richiamo riesce a sventare il pericolo e a mettere il pallone in angolo. Il derby BrasileArgentina, per questa volta, l’ha vinto il “numero tre”, colui che durante la stagione sarà costretto a guardare Buffon e Storari dalla panchina o dalla tribuna.  Ma Tevez non ha alcuna intenzione di aspettare molto prima di rifarsi, gambe permettendo. Ci sarà tempo fino al 22 luglio in Valle d’Aosta.