Julio Cesar si racconta: «Ho vissuto un’infanzia difficile»

JULIO CESAR STORIA INFANZIA POVERTA’ –    Reduce da una carriera importante, nella quale è riuscito a mettere da parte le difficoltà e a coronare i proprio sogni, Julio Cesar, attuale portiere del QPR, ha voluto parlare del suo passato, raccontando alcuni aneddoti relativi alla sua infanzia. Queste le sue dichiarazioni riportate dal portale Globoesporte:

«Aver vissuto un’infanzia povera penso sia un luogo comune che accumuna gran parte dei calciatori brasiliani. Per me ad esempio giocare in strada era una cosa ricorrente, una sorta di seconda casa. Talvolta penso al passato e mi vengono in mente aneddoti particolari, uno su tutti quello relativo ai miei primi guanti da portiere. A quei tempi non potevamo permetterci di acquistare guanti o palloni, quindi ci arrangiavamo con quello che c’era. Ricordo che per fare i guanti utilizzavo i calzini vecchi, ma non mi interessa più di tanto: nonostante le difficoltà ho sempre voluto giocare in porta. Mio fratello, che ha quasi sei anni in più di me, mi prendeva per pazzo, ma io ero guidato da una forte passione. Non ho dimenticato nemmeno il mio primo vero paio di guanti: fu un regalo di mamma e papà e nonostante sia andati distrutti posso affermare che quel ricordo continua a vivere in me. Non mi piace quando la gente vede i calciatori e pensa che siano persone superficiali, che pensano solo a bere e stare con le belle donne. Non si rendono conto dei sacrifici che abbiamo fatto per raggiungere questi livelli, in primis l’aver vissuto un’infanzia difficile. Altre passioni? Senza dubbio il mare. Da ragazzino non vedevo l’ora di andare a trovare una zia che aveva la casa vicino alla spiaggia. »