Morata: «Esulterò contro il Barcellona» - Calcio News 24
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2015

Morata: «Esulterò contro il Barcellona»

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E sul futuro: «Presto per parlarne, ci sono due finali»

Ha scelto la strada del rispetto per chi lo ha cresciuto calcisticamente, anche se non ha creduto fino in fondo in lui, ma Alvaro Morata non esultando dopo il gol decisivo per il passaggio della Juventus alla finale di Champions League non è sfuggito ai fischi del pubblico. «Io per il Real porto e porterò sempre grande rispetto. Una cinquantina di amici mi hanno aspettato fuori dallo stadio, c’è tanta gente che mi vuole bene. Questi verranno a vedermi a Berlino. Una dedica? Alla famiglia, alla ragazza, ai miei amici e al procuratore che l’estate scorsa mi ha aiutato molto nel portarmi a Torino e darmi nuove possibilità», ha dichiarato l’attaccante spagnolo dopo la partita.

IL SOGNO – «Quando sono uscito dallo spogliatoio del Bernabeu mi sono sforzato di lasciar perdere gli amici. Strano per me, li vedevo dappertutto. Non ho esultato e non lo farei altre mille volte. Ma sono un giocatore della Juve e ho fatto solo il mio lavoro. Per esultare c’è sempre Berlino. Ma guardate che nello spogliatoio ho cantato anch’io, la finale di Champions dopo 12 anni è fantastica, possiamo continuare a sognare fino alla fine», ha proseguito Morata, che poi si è detto fiducioso per la finale contro il Barcellona: «Ce la possiamo fare se resteremo umili come lo siamo stati sino ad oggi, se continueremo a lavorare con grande intensità come sempre. Il Barcellona è fortissimo ma, credete, per questa Juve niente è impossibile».

FUTURO – Nel frattempo l’amministratore delegato Beppe Marotta comincerà a lavorare per togliere tra un anno l’opzione di “recompra” del Real Madrid: «Presto per parlare di queste cose, dobbiamo ancora giocare due finali…», ha glissato Morata, che però ha spiegato: «Ho dovuto ingoiare tante critiche, ho sentito tanta gente dire che ero un pazzo ad andar via però mio padre, mia madre, il mio agente mi dicevano che potevo aver successo lontano dal Madrid e avevano ragione. Anche a Torino ho vissuto momenti complicati però il calcio, che tante volte è ingiusto, sa anche renderti molto felice». Infine, sulla scommessa per la quale avrebbe pagato un milione di euro per arrivare a vincere a Berlino: «Beh, solo di biglietti per gli amici questa Champions mi sta costando una fortuna… La doppia sfida col Madrid è stata un bagno di sangue».