Napoli, la tua storia passa dall’Olimpiyskiy - Calcio News 24
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2015

Napoli, la tua storia passa dall’Olimpiyskiy

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benitez higuain napoli away agosto 2014 ifa

Il Napoli stavolta paga un destino avverso e si vede costretto ad affrontare una situazione mai accaduta in questa Europa League: giocarsi tutto al ritorno

La peggiore delle maledizioni. E’ NapoliDnipro, semifinale d’andata di Europa League: dopo un primo tempo surreale trovi il modo di attaccare e mettere alle corde un avversario presentatosi al San Paolo con l’unico intento di prenderne il meno possibile, quando credi di aver raggiunto l’obiettivo e spingi per completare l’opera ecco la tremenda beffa di un destino avverso.

I MERITI DEL NAPOLI – Questa volta Benitez ha azzeccato in pieno lo spartito della gara: ci si è interrogati su una prima frazione di gara oggettivamente soporifera ma era nient’altro che il modo migliore per logorare la tenuta difensiva avversaria ed averne la meglio nella ripresa. Il Napoli ha palleggiato in largo e in lungo per far stancare la doppia linea eretta da Markevych a protezione di Boyko, nel secondo tempo ha invece alzato il baricentro e trovato una resistenza piuttosto flebile: soltanto la scarsa vena realizzativa di Gonzalo Higuain e gli ottimi interventi del portiere ucraino hanno tenuto in vita un Dnipro disorientato dal peso offensivo partenopeo. Prima di un gol del pareggio che oggettivamente non ci sta: chi vi scrive è spesso critico nei confronti dei soliti ed oramai annosi limiti della squadra di Benitez ma in questa occasione gli avversari hanno tirato mezza volta verso Andujar ed in situazione di netto fuorigioco.

I DEMERITI DEL NAPOLI – Di un’unica fattispecie: non chiudere una partita dominata. A tradire è stato – anche questo rientra probabilmente nella trama di un destino che ad una squadra come il Napoli riserva comunque di soffrire fino all’ultimo istante – proprio il suo uomo copertina: Higuain ha clamorosamente fallito tre nitide occasioni, gioco da ragazzi per un centravanti dotato delle sue valenze tecniche e finalizzative. Al gol di David Lopez però – il primo in maglia azzurra – non ha fatto seguito quella seconda rete che con ogni probabilità, a prescindere da quanto poi sarebbe accaduto, avrebbe chiuso i giochi. Un timbro indelebile sulla conquista della tanto ambita finale, purtroppo per chi tiene a cuore le vicende del calcio italiano il Dnipro porta via un pareggio di inestimabile valore non avendo mai tirato in porta.

LA BATTAGLIA DI KIEV – Tutto in una notte: quella dell’Olimpiyskiy di Kiev – non si può giocare nella Dnipro Arena di Dnipropetrovsk per via delle note vicende legate alla guerra d’Ucraina – in cui sarà gloria o frustrazione, ci si gioca l’accesso alla finalissima di Varsavia ed il Napoli non potrà permettersi di andare a controllare le operazioni. Come invece accaduto nel ritorno di sedicesimi, ottavi e quarti di finale rispettivamente contro Trabzonspor, Spartak Mosca e Wolfsburg, occasioni in cui i partenopei hanno di fatto regolato la contesa nella sfida d’andata e gestito poi il risultato acquisito, e come probabilmente avrebbe meritato anche stavolta alla luce di quanto si è visto nella sfida con il Dnipro Dnipropetrovsk. No, non sarà così: gli uomini di Benitez dovranno ribaltare un esito che al momento li vede eliminati e dunque avranno bisogno di attingere ogni briciolo di forza rimasta da quel bagaglio che li ha portati fin qui ed invertire quel trend di sensazioni ad oggi negative. A soli 90 minuti da una finale meritata. Si scrive la storia, vietato tirarsi indietro.