Al-Araibi arrestato, Chiellini: «Spero torni presto a casa» - FOTO
Connettiti con noi

Juventus News

Al-Araibi arrestato, Chiellini ne sposa la causa: «Spero torni presto a casa» – FOTO

Pubblicato

su

Il difensore della Juventus, Giorgio Chiellini, sposa la causa di Al-Araibi, difensore del Bahrein arrestato in Thailandia.

Ha suscitato grande scalpore nel mondo del calcio l’arresto del difensore del Bahrain Al-Araibi in Thailandia, avvenuto ad opera dell’Interpol su richiesta del suo Paese d’origine. Ora a sposare la sua causa è stato il difensore della Juventus Giorgio Chiellini, che attraverso il suo account su Twitter ha chiesto una rapida soluzione dell’assurda vicenda. «Spero in una soluzione veloce, – ha scritto in inglese il difensore bianconero – in modo che Hakeem Al-Araibi possa tornare a casa in Australia».

Il venticinquenne calciatore del Bahrein fu arrestato nel novembre 2012 con l’accusa di aver preso parte ad alcune sommosse, nonostante avesse dimostrato di essere in Qatar per giocare una partita. Nel 2014 arrivrò però per lui la sentenza di condanna a 10 anni di reclusione per un incendio a una stazione di polizia, ed ecco che Al-Araibi decise di scappare in Australia. Per il suo viaggio di nozze, però, il difensore ha scelto fra le mete la Thailandia, ma con lo sbarco a Bangkok per lui c’è stata l’inattesa sorpresa dell’arresto.

«Il governo australiano – ha fatto sapere la ministra degli Esteri Marise Payne – ribadisce il suo appello al governo thailandese affinché rilasci Hakeem al-Araibi in Australia. Entrambi i governi sono consapevoli dell’importanza di questa questione per il governo australiano e per il popolo australiano». Dopo l’udienza di lunedì al calciatore, che è stato condotto davanti alla corte a piedi nudi, con le gambe incatenate e con gli abiti carcerari, sono stati inflitti altri 2 mesi di reclusione. Davanti ai media e ai suoi supporters, Al-Araibi ha gridato: «Non mandatemi in Bahrein». Sui social è stato coniato l’hasthtag #SaveHakeeme ora anche Chiellini è sceso in campo chiedendo la liberazione del calciatore.

PRIMO COMPLEANNO IN ITALIA, RONALDO AI TIFOSI: «GRAZIE MILLE PER L’AFFETTO»