Il retroscena: un audio whatsapp di Criscito svela i motivi dell'esonero di Ballardini - Calcio News 24
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Il retroscena: un audio whatsapp di Criscito svela i motivi dell’esonero di Ballardini

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Nuovi retroscena sull’esonero di Davide Ballardini al Genoa. Un audio di Criscito svelerebbe in parte i motivi dell’allontanamento del tecnico

Davide Ballardini non è più l’allenatore del Genoa. Il tecnico romagnolo è stato esonerato nonostante i 12 punti in classifica dopo 7 giornate (i rossoblù hanno una partita in meno). Il Genoa ha scelto Ivan Juric, tornato per la terza volta tra le grinfie del presidente Preziosi (aveva ancora un contratto fino al 2019 e resterà valido). Intanto emergono nuovi particolari sull’addio di Ballardini al Genoa: ci sarebbe un audio WhatsApp circolato in questi giorni che sembrerebbe spiegare in parte i motivi dell’allontanamento del tecnico. Il romagnolo ha avuto degli screzi con il presidente, come confermato dallo stesso numero uno: «Il calcio di Ballardini non mi dava certezze, la fase difensiva era inquietante. Ho speso dei soldi per giocare con il 3-5-2, non potevo continuare a discutere con lui ogni domenica. Juric è buon tecnico e penso sia quello giusto per poter allenare la squadra, l’ho trovato diverso, più maturo».

L’audio whatsapp che starebbe girando dalle parti della Genova rossoblù apparterebbe al capitano Mimmo Criscito che, dialogando con i suoi compagni, avrebbe spiegato la diatriba tra il presidente e l’oramai ex allenatore: «Ieri (lunedì, ndr) si sono incontrati e il mister gli ha chiesto come metterebbe lui in campo la squadra. Il presidente si è incazzato e gli ha detto:’ti pago, la squadra in campo me la devi mettere tu». Parole forti, confermate in parte da Preziosi anche pubblicamente: «Abbiamo parlato per un’ora e mezza, gli ho dimostrato tutto il mio disappunto, ma praticamente ho parlato io e basta». L’audio, come detto, sta circolando sugli smartphone dei genoani e a diffondere l’audio potrebbe essere stato proprio un giocatore del Genoa, allo scopo di destituire definitivamente Ballardini, con il quale una parte del gruppo non avrebbe avuto un buon rapporto.