Bigon: «Bologna, obiettivo salvezza. Voglio conoscere chi compro»
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Bigon: «Bologna, obiettivo salvezza. Voglio conoscere chi compro»

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Riccardo Bigon, direttore sportivo del Bologna, racconta come si lavora sul calciomercato in rossoblu. E poi Saputo, Donadoni, Klopp, Mazzarri e altro ancora

Il Bologna deve volare basso anche dopo il pari di San Siro, lo dice il direttore sportivo Riccardo Bigon, bisogna prima arrivare a quaranta punti e poi pianificare altri obiettivi. Si parla solo di salvezza in casa Bologna e la gara col Genoa è uno snodo importante secondo il ds: «Dobbiamo trasformare l’entusiasmo in energia positiva. Pensiamo a fare di più e meglio».

LA CARRIERA – Lo stesso dirigente felsineo poi parla del suo lavoro con i giocatori e della fiducia che ripone in loro e si sofferma sulla sua carriera: da calciatore nei dilettanti nel Padovano alla laurea e alla chiamata di Lillo Foti alla Reggina con conseguente nascita del feeling con Walter Mazzarri. «A Reggio ho vissuto il miglior momento della mia vita. A Bologna sto bene, ho un contratto di due anni ma voglio rimanere più a lungo possibile» continua Bigon a proposito del suo presente e del suo futuro.

IL FUTURO DEL DS – E il suo futuro sembra chiamarsi Bologna, un club con un presidente come Joey Saputo che si informa sempre e con un dg come Claudio Fenucci con cui si relaziona molte volte al giorno. A proposito di Saputo il ds lo descrive come una persona semplice e rispettosa dei ruoli e delle motivazioni dei singoli. Su Roberto Donadoni invece afferma che l’allenatore pensa sempre a un calcio di qualità e vuole far crescere tutti quelli a fianco a lui. La fortuna di Bigon, prosegue l’ex napoletano, è sempre stata quella di circondarsi di gente più brava di lui.

IL LAVORO DI BIGON – Con gli assistenti Micheli, Zunino e Mantovani condivide un database di ventimila giocatori e si muove in base alle esigenze. Infatti il calciomercato del Bologna è stato in un certo senso diverso: «Volevo conoscere chi compravo, ho parlato di persona con Verdi e Di Francesco. Krejcì lo seguivamo da più di un anno, per Nagy è stato decisivo il suo viaggio a Bologna. Prendiamo i giocatori per tempo».

MIGLIORARE E MIGLIORARSI – Si parla anche di allenatori e il ds felsineo sogna di lavorare con Guardiola o Klopp, sul quale rivela un retroscena: ha provato a portarlo a Napoli ma il tedesco ha declinato. A Il Corriere dello Sport Bigon chiude con delle previsioni sull’attuale Bologna: «Voliamo basso, pensiamo alla salvezza. Dobbiamo fare un punto in più dell’anno scorso».