Bond Juve: collocato sulla Borsa di Dublino, è ufficiale. Di cosa si tratta
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Juve, collocato bond sulla Borsa di Dublino: è ufficiale

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Dopo il comunicato di ieri, nuovo comunicato dei bianconeri. Bond Juve: ufficiale il prestito obbligazionario sulla borsa di Dublino

La Juve ieri ha annunciato la collocazione di un bond. Oggi un nuovo comunicato ufficiale ha aggiunto maggiori dettagli all’operazione: bond da 175 milioni di euro, un prestito obbligazionario sulla borsa di Dublino, che ha già raccolto ordini per 250 milioni di euro. Così La Juve: «A valere di quanto deliberato dal Consiglio di Amministrazione, Juventus Football Club S.p.A. annuncia il collocamento di un prestito obbligazionario non convertibile per un ammontare di € 175 milioni con scadenza 19 febbraio 2024, riservato a investitori qualificati. Le obbligazioni verranno emesse al prezzo di 99,436% e avranno cedola fissa annua pari a 3,375%. Inoltre, verrà presentata richiesta per ottenere l’ammissione delle obbligazioni alla quotazione presso il sistema multilaterale di negoziazione (c.d. MTF) Global Exchange Market di Euronext Dublin. Il regolamento dell’emissione è previsto in data 19 febbraio 2019. L’operazione, conclusasi con successo, ha raccolto ordini per un ammontare superiore a € 250 milioni, ricevendo domande da Asia, Germania, Francia, Regno Unito e Italia. L’emissione ha lo scopo di dotare la Società di risorse finanziarie per la propria attività ottimizzando la struttura e la scadenza del debito».

Ancora la Juve: «Il collocamento dell’emissione è stato curato da Morgan Stanley in qualità di Lead Manager e da UBI Banca S.p.A. in qualità di Co-Lead Manager. I Managers sono stati assisiti da Allen & Overy – Studio Legale Associato e la Società da Pedersoli Studio Legale. Questo comunicato non costituisce un’offerta al pubblico di vendita o di sottoscrizione di prodotti finanziari in qualsiasi giurisdizione, inclusa l’Italia, in cui tale offerta non sia consentita in assenza di specifiche autorizzazioni ai sensi delle disposizioni di legge applicabili. Nessuna azione è stata né sarà intrapresa al fine di permettere un’offerta pubblica delle obbligazioni in qualsiasi giurisdizione, inclusa l’Italia. Le obbligazioni non sono state né saranno offerte o vendute negli Stati Uniti o per conto o beneficio di persone residenti negli Stati Uniti (“U.S. persons”, così come definite nella Regulation S dello U.S. Securities Act del 1933, come successivamente modificato (il “Securities Act”)) a meno che siano registrate ai sensi del Securities Act o siano esentate da tale registrazione. Tali titoli non sono stati, né saranno registrati ai sensi del Securities Act, né ai sensi di altra normativa. Nessuna autorizzazione è stata richiesta alla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (CONSOB) relativamente all’emissione delle obbligazioni, come previsto dalla normativa applicabile in materia di offerta al pubblico di prodotti finanziari. Di conseguenza, le obbligazioni non sono state, né saranno offerte, vendute o collocate in Italia nell’ambito di un’offerta al pubblico».