Buon compleanno a… Aleksa Terzic
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Buon compleanno a… Aleksa Terzic

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Aleksa Terzic

Aleksa Terzic compie 24 anni: l’ex Fiorentina ha scelto il Salisburgo per confrontarsi con l’Europa senza il peso della piazza viola

Oggi Aleksa Terzic compie 24 anni. Da poco ha lasciato il nostro calcio, come ha recitato il comunicato d’acquisto della sua nuova squadra, il Salisburgo, che lo ha presentato ai suoi tifosi riassumendone il percorso fin qui fatto: «Ingaggiamo Aleksa Terzic, 23 anni. Il terzino sinistro arriva dalla Fiorentina e ha firmato un contratto fino al 30 giugno 2028. Terzic ha giocato un totale di 51 volte (con un gol e cinque assist) per il club italiano di Serie A ed è stato finalista nella UEFA Conference League della scorsa stagione. Il nostro nuovo acquisto vanta anche cinque presenze con la nazionale serba. Aleksa Terzic vestirà per noi la maglia numero 3».

La Fiorentina si è direzionata altrove, andando a prendere Parisi dall’Empoli, dopo avere vagliato una serie di candidature.

Probabilmente nella cessione ha inciso la sensazione che il giocatore abbia delle qualità, ma non ancora tali da insidiare chi è titolare su quella fascia. Qualche errore di troppo, un po’ di difficoltà in sede di marcatura anche in Conference League ha portato alla decisione. Anche se il serbo di Belgrado, per la verità, si è presentato in Austria ritenendo che fosse la scelta giusta. Anche per il club della Red Bull è un po’ la versione local del Bayern,è già al suo decimo titolo consecutivo e gioca in Champions League, un’esperienza da fare, che rappresenta un salto in avanti, qualsiasi sia la maglia che indossi e il contesto nel quale ti vai ad esprimere. Perciò, sbaglierebbe chi pensasse a un Aleksa bocciato nell’avere lasciato uno dei Top Five campionati d’Europa quale ancora siamo noi: «Ora sono felice che il cambiamento sia avvenuto così rapidamente. Per me questo è un momento molto speciale. Ho deciso consapevolmente di unirmi all’FC Red Bull Salzburg perché so quali opportunità vengono offerte ai giovani giocatori qui. E voglio sfruttarle per crescere ulteriormente e migliorare sempre di più».

Il calcio cambia le cose molto rapidamente, a maggior ragione se si parla di mercato. Solo pochi mesi fa sembrava che Terzic dovesse restare non troppo lontano da Firenze.

E l’anno scorso confessò a Informer la sua soddisfazione di giocare in viola con altri connazionali come Milenkovic e Jovic, oltre ad abitare in una delle città più belle al mondo, anche se Salisburgo non è certo priva di un suo fascino ed è certamente meno pressante su chi per mestiere dà calci a un pallone: «Alla Fiorentina mi sento a casa. Sono in Italia da tre anni e c’è sempre un altro serbo a Firenze. Ci aiutiamo a vicenda ed è fantastico per noi. In spogliatoio si parla serbo, così solo noi possiamo capirci. Un paio di compagni stanno cercando di imparare il serbo, quindi chiedono cosa significa una parola. A Firenze vanno davvero pazzi per il calcio. Seguono tutti, conoscono ogni calciatore, riconoscono tutti per strada. Non posso camminare per la città con Luka Jović, perché lo fermano a ogni angolo per fare foto, dirgli qualcosa, chiedergli qualcosa, ma è per questo che evitiamo il centro della città».

Non bisogna dimenticare che il suo acquisto, 4 anni fa, fu un’operazione ritenuta importante. Paragonato a Kolarov – ma questo è fatale per chiunque giochi sulla sinistra – l’ex Stella Rossa è stato considerato il primo colpo della nuova gestione di Rocco Commisso.

Vincenzo Montella si dichiarò subito convinto del nuovo arrivato: «Terzic mi ha sorpreso molto». E lui appariva totalmente entusiasta della scelta fatta: «Ancora oggi non riesco a crederci: sono un giocatore di un top club come la Fiorentina, dentro di me sento un’emozione incredibile. Quando ho ricevuto la chiamata del club tramite il mio agente, non ho avuto alcun dubbio. Penso che i viola siano la migliore scelta possibile per me».

Adesso è un’altra vita. A Salisburgo, alla prima uscita in campionato davanti al proprio pubblico, ha partecipato da protagonista al 3-0 sul Tirol e su Krone.at si è letto un giudizio sulla sua prestazione che nel bene e nel male sembra assolutamente perfetto circa la sua dimensione attuale: «Ha fatto corso molto e spesso ha preteso la palla. Nessuno lo ha eguagliato nei cross (5), ma non sono stati molto precisi».