Caldara: «Milan, se non ha funzionato è stata colpa mia. Ripresa? Giochiamo anche d'estate!» - Calcio News 24
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Caldara: «Milan, se non ha funzionato è stata colpa mia. Ripresa? Giochiamo anche d’estate!»

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Mattia Caldara ha parlato un un’intervista alla Gazzetta dello Sport: queste le parole del difensore dell’Atalanta

Mattia Caldara, tornato all’Atalanta a gennaio dopo una sfortunata esperienza al Milan, ha parlato alla Gazzetta dello Sport. Queste le parole del difensore.

TORNARE A GIOCARE – «Cosa serve? Sarà banale: la prima cosa è la salute, pensare a chi sta dando la vita per salvare delle vite e ai rischi di contagio, per noi e per chi ci sta vicino. Senza pericoli, sono il primo ad aver voglia di fare il lavoro che mi piace. E che mi manca. La curva del contagio sembra in calo: sarà quando sarà, ma credo che si debba finire e si potrà finire. Anche le coppe, magari con degli spareggi o partita secche, se necessario».

ESTATE – «Giochiamo anche tutta l’estate: no problem, anzi. Quanto agli ingaggi, è un momento difficile: ognuno deve fare la sua parte».

PLAYOFF – «Se non si dovesse ricominciare? Niente playoff e playout: se non si riprende, è giusto considerare la classifica alla 25a; se si riprende, si giocano le partite che mancano. E con 13 partite in meno di due mesi qualche valore può variare. Dipenderà tanto dalla preparazione fisica e da co- me ci si adatterà a giocare tanto e così spesso»

CHAMPIONS LEAGUE – «Abbiamo un modo di giocare molto particolare, che in Europa non si conosce ancora bene: dobbiamo sfruttarlo. Ma la cosa più importante è giocarli, questi quarti: almeno quanto provare ad andare avanti»-

MILAN – «Per la prima volta nella mia vita non sono riuscito a ripagare la fiducia avuta da un club, ad esprimermi ai miei livelli: mi brucia molto, è stata una sconfitta. Ci penso ancora, ma so che devo accantonarla: un anno e mezzo così difficile è stato già abbastanza. E al Milan dirò sempre grazie: se non ha funzionato, è stata colpa mia».

EUROPEI – «Alla Nazionale e all’obiettivo Europeo penso spesso, certo, anche se so di aver perso quasi due anni: oggi mi sento indietro rispetto agli altri e se voglio recuperare devo correre più forte degli altri, fino al 2021. Spero di fare tutto il possibile per ripagare la fiducia dell’Atalanta e magari anche di Mancini. Non ci sono riuscito una volta, con il Milan, e può bastare così».