Da imprescindibile ad assente: la parabola di Callejon nel Napoli
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Da imprescindibile ad assente: la parabola di Callejon

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Josè Maria Callejon era imprescindibile nel gioco di Benitez, prima, e di Sarri, poi. Ma potrebbe non accadere altrettanto con mister Ancelotti in panchina

Callejon non è uno di quei attaccanti esterni bravi nel dribbling, ma spicca per altre caratteristiche, come la capacità di attaccare la porta col timing giusto e la freddezza al momento della conclusione. Nel 4-2-3-1 disegnato da Rafa Benitez e nel 4-3-3 marchiato Maurizio Sarri giocavano Callejon più altri 10, ma adesso la musica sembra cambiata, complice la filosofia di gioco di Carlo Ancelotti.

Tale tesi è avvalorata dal primo tempo di Napoli-Gozzano, prima amichevole stagionale della squadra azzurra. Ancelotti schiera lo spagnolo in alto a destra, ma l’ex calciatore di Real Madrid ed Espanyol spicca poco nei 45 minuti giocati. Il tecnico chiede ai suoi esterni di venire a giocare internamente, tra le linee, per lasciare le fasce alle discese dei terzini. Lorenzo Insigne, abile nel gioco spalle alla porta e nel trovare il suggerimento per il compagno, non ha avuto problemi in tal senso mentre Callejon sì. Il 4-3-2-1 disegnato dai napoletani sul prato verde di Carciato non ha previsto, infatti, i tagli senza palla dell’esterno sul lato opposto a quello in cui si sviluppa l’azione e lo spagnolo è apparso un pesce fuor d’acqua. Motivo per cui l’addio nel corso di questa finestra di mercato è un’opzione.