Chiesa, Commisso apre: «Se vuole può partire ma deve essere ben pagato» - Calcio News 24
Connettiti con noi

Fiorentina News

Chiesa, Commisso apre: «Se vuole può partire ma deve essere ben pagato»

Pubblicato

su

Commisso Italiano

Il presidente della Fiorentina, Rocco Commisso, apre alla partenze di Federico Chiesa in estate. Le sue parole

Per la prima volta Rocco Commisso apre alla partenza di Federico Chiesa. Il talento viola, spiega il patron, non avrà alcun veto e se sarà ben pagato potrà lasciare Firenze. Queste le parole del magnate americano alla Gazzetta dello Sport.

CHIESA «Non so se sarò io a parlare con lui o se lo faranno Joe e Pradè. Non vengo in Italia se devo restare in quarantena. Io voglio una Fiorentina che sia un punto di partenza e non di arrivo. Questo vale per tutti, non solo per Chiesa. Molti giovani giocatori hanno già sposato questo progetto. Milenkovic, Vlahovic, Dragowski, Sottil, Castrovilli e altri. Chiesa deve decidere e come ho detto se vuole andarsene lo accontenterò a patto che la cifra sia giusta. Quanto è la clausola rescissoria di Lautaro? 111 milioni? Beh, potrei levare un milione su Chiesa. No, sto scherzando. Basta che la cifra sia giusta. Prima di sposare il progetto Mediacom potevo diventare il responsabile finanziario di tante aziende leader negli Stati Uniti ma ho scelto una strada diversa. Ho iniziato dal nullaeun passo alla volta è nata Mediacom. E ho scelto bene. Chiesa sa cosa è la Fiorentina, chi è Rocco e cosa troverà in futuro qui a Firenze. Se va altrove non so».

NESSUN VETO JUVE – «Io penso al bene della Fiorentina. Se Chiesa vuole andare via la nostra priorità sarà quella di avere la giusta contropartita economica. Non ci sono veti per alcune società. Però, in questo momento ho uno splendido rapporto con Federico e con suo padre. C’è un clima positivo che non va alterato».

CASTROVILLI – «Questo ragazzo mi è piaciuto fin dal primo giorno. E’ fenomenale, è sempre sorridente. Mi piace che i nostri talenti ci danno credito. Danno fiducia al sottoscritto, Barone, Pradè, Iachini, Ferrari, Antognoni, Dainelli, a tutto un gruppo di lavoro».

RIBERY – «E’ un leader come lo ero io quando giocavo. Anche se lui è un campione e io ero solo un giovane universitario. I leader sono preziosi».

IACHINI – «Ci sono ancora dodici partite da giocare, vediamo. Però Iachini mi piace, con lui ho uno splendido rapporto anche dal punto di vista umano. Viaggia a una media di un 1,5 punti a partita. Se va avanti così…».

AMRABAT«Ci ha rovinato nella gara di Verona. Passaggi perfetti, sempre avanti e indietro e in controllo della partita. Un giocatore così servirà».