Confederations Cup 2013, Spagna: alla ricerca del poker - Calcio News 24
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Confederations Cup 2013, Spagna: alla ricerca del poker

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Alla scoperta della Roja in vista della Confederations Cup

GOLDEN GENERATION – Non c’è due senza tre, e il quarto vien da sè. Quella appena conclusa potrebbe essere ricordata ai posteri come l’era del dominio ‘Rojo’. Tra il 2008 e il 2012, la Nazionale Spagnola ha lasciato solamente le briciole agli avversari, conquistando ben due Europei (2008 e 2012) più una Coppa del Mondo (Sudafrica, 2010). Un risultato per certi versi storico, considerando il vuoto maturato in 50 anni di esperienza internazionale, dopo la prima vittoria nel campionato europeo del 1964. In questo momento le Furie Rosse sono La Nazionale per eccellenza, facendo leva su un gruppo ormai più che rodato e sul patto di ferro tra i calciatori che militano nelle migliori squadre della Liga Spagnola, le dominatrici Barcellona e Real Madrid. La Confederations Cup 2013 vedrà La Seleccion affrontare nel proprio girone le Nazionali di Tahiti, Uruguay e Nigeria: vincere aiuta a vincere, e i ragazzi di Del Bosque faranno di tutto per mettere in chiaro le cose in vista del Mondiale 2014.

INSIEME SI VINCE –  Da dove cominciare? Due portieri celebri, Casillas e Valdes, con un certo Pepe Reina a fare da terzo spettatore. Un reparto difensivo super, dove spiccano sicuramente i centrali Sergio Ramos e Gerard Pique, con gli esterni Alba e Azpilicueta. Il centrocampo più forte del Mondo, con calciatori che sarebbero titolari in qualsiasi big europea (manca l’infortunato Xabi Alonso) e una coppia d’attacco invidiabile, con due punteri dal killer-instinct come David Villa (record-man con 53 reti) e Fernando Torres. E abbiamo lasciato fuori le mezzepunte Silva e Mata, insomma, fate un po’ voi…

RISCHIO APPAGAMENTO – Vi sfidiamo a trovarne solamente uno di punti deboli. Un gruppo perfetto, rodato da ormai tre competizioni e che gioca a memoria, qualsiasi sia l’avversario incontrato in campo. Solo l’appagamento ed il braccino corto possono fermare questa armata, ma per il momento non vediamo come la Roja non possa raggiungere la finale dell’ennesima competizione internazionale. E vincerla, chiaramente.

XAVI INIESTA – Anche qui la scelta è ardua vista la qualità di ogni singolo calciatore dei 23, figurarsi degli 11 titolari nella mente di Del Bosque. Scegliamo la coppia centrale per eccellenza del calcio moderno, Xavi – Iniesta: il tandem che tanto ha fatto bene in questi anni al Camp Nou e che ha cambiato il concetto di centrocampista. Tantissimi titoli vinti insieme, qualità e quantità, geometrie e fantasie, pochi errori, tanti podi al Pallone d’Oro. Hanno già dimostrato tutto, vedremo cosa inventeranno in Brasile per farci stropicciare gli occhi.

NELLA STORIALa Spagna, che in caso di successo eguaglierebbe quanto fatto nel 2001 dalla Francia, detentori contemporaneamente della Confederations Cup, della Coppa del Mondo FIFA e dei Campionati Europei UEFA, è alla sua seconda Confederations Cup della storia. La Roja punta a fare meglio rispetto all’eliminazione in semifinale di quattro anni fa in Sudafrica che pose fine alla prima partecipazione della squadra al torneo, battuta per 2-0 dagli Stati Uniti in semifinale, unica sconfitta subita dalla Roja in una sfida ad eliminazione diretta nelle ultime quattro edizioni dei principali tornei internazionali.

Rosa: Casillas, Valdes, Reina. Albiol, Pique, Azpilicueta, Ramos, Arbeloa, Alba, Monreal. Martinez, Iniesta, Xavi, Fabregas, Busquets, Cazorla, Navas. Villa, Torres, Pedro, Mata, Soldado, Silva.