Conferenza stampa Rodrygo: «Sappiamo cosa fare. Neymar? Spero che...»
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Conferenza stampa Rodrygo: «Sappiamo cosa fare. Neymar? Spero che…»

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Conferenza stampa Rodrygo, l’attaccante brasiliano parla in vista dell’inizio dei prossimi Mondiali in Qatar: le dichiarazioni

(Mauro Munno inviato al J Hotel) – Rodrygo, attaccante del Brasile, ha parlato in conferenza stampa in vista dell’inizio di Qatar 2022.

Sull’intensità degli allenamenti e sulla preoccupazione per gli infortuni: «Ce ne occupiamo nel modo più naturale possibile. Il nostro allenatore ha sempre chiarito che la nostra formazione deve essere competitiva. Tutti sono consapevoli che non possiamo perdere giocatori, conosciamo l’importanza di tutti, quindi stiamo affrontando la questione in modo più sereno».

Sulla leadership di Neymar: «Prima cosa, è un onore giocare con lui, era un idolo e lo è ancora. Sono cresciuto andando a Vila per vederlo giocare. È sempre stato un leader, ai tempi del Santos lo era già, e qui non è diverso. Dà molta fiducia ai più giovani, è un ottimo ragazzo da avere in gruppo oltre alle sue qualità».

Sull’esperienza: «Sicuramente ripaga molto. Penso che faccia molta differenza per i giocatori che sono accompagnati da una partita di Champions League. Anche se siamo giovani, abbiamo già una grande responsabilità. Sono felice di essere campione della Champions League, quindi sono abituato a giocare contro i migliori al mondo».

Sull’evoluzione della carriera: «Sapevo che non sarebbe stato facile, ma mi sono sempre allenato e ho lottato, ho sopportato ogni momento fino a quando è arrivato quello di essere protagonista. E ora ho la possibilità di giocare il primo Mondiale per coronarlo».

Sulla formazione titolare: «Non la so e mi piacerebbe davvero saperla (ride), ma Tite non ha detto niente. Sta preparando tutti allo stesso modo in modo che tutti siano preparati. Ma nessuno sa chi saranno i titolari. Ho dimostrato nel mio lavoro al club che posso giocare ovunque. Sono disponibile, non ho un posto preciso. Ovunque Tite voglia usarmi, io ci sono».

Sul debutto ai Mondiali per i più giovani: «Il cuore è molto ansioso, ma normale. I giocatori più anziani ci trasmettono molte cose, cerchiamo sempre di imparare da loro, ma cerchiamo anche di rendere l’atmosfera leggera e quando siamo più nervosi ci trasmettono quella fiducia. È un buon mix tra i più esperti e i più giovani».

Su cosa chiede Tite ai più giovani: «Tite ci chiede di portare molta gioia al gruppo, oltre alle nostre responsabilità, in modo che il peso non ricada solo sui più esperti. Sappiamo di avere molte responsabilità in tutti gli aspetti».

Sul capocannoniere della Coppa: «Difficile, ma spero sia qualcuno del Brasile, spero sia Neymar».