Immobile: «Napoli? Prima della Lazio fui molto vicino a trasferirmi, ma ora sto bene qua» - Calcio News 24
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Immobile: «Napoli? Prima della Lazio fui molto vicino a trasferirmi, ma ora sto bene qua»

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Ciro Immobile ha parlato in una lunga diretta Instagram con il suo amico Damiano Er Faina: le parole dell’attaccante

Ciro Immobile ha parlato a 360° in una diretta Instagram con Damiano Er Faina: queste le parole dell’attaccante biancoceleste.

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NAPOLI – «Napoli? Sono stato molto vicino prima di venire alla Lazio e mi sarebbe piaciuto tanto. Ma mi sono trovato talmente bene qua, che quel pensiero non l’ho più avuto. Non sarebbe nemmeno corretto, penso solo a quando dovremo riprendere con questa maglia. Chiudere qui? Non lo so, magari a 33 anni non sarò più in grado di giocare a grandi livelli e la Lazio avrà bisogno di qualcun altro, non vorrò essere un peso. Fino a quando indosserò questa maglia, darò comunque i massimo. Io laziale? Quello sì! Anche se mi danno dello juventino…».

LOTITO – «Il mio rapporto con lui è bellissimo, fatto di stima, ma come quello che ho con tutti. La Lazio è destinata a rimanere lassù negli anni, perchè è organizzata davvero bene. Ho visto come ha reagito nei momenti di difficoltà, lavorando come una grande famiglia. Abbiamo avuto mille problemi negli spogliatoi che abbiamo sempre risolto guardandoci in faccia».

INZAGHI – «È il tecnico con cui mi sono trovato meglio. La nostra discussione? Il problema è stato il momento, avevo fatto una bella azione, mi sentivo bene, è stata una reazione sbagliata per il mister e anche per chi stava vedendo. Sapevo che lui mi avrebbe perdonato, ma per i tifosi è sempre brutto. Non avevo scuse, ma poi comunque abbiamo parlato tanto, non c’era bisogno di riappacificare nulla, abbiamo un gran rapporto».

SIVIGLIA – «Mi sono trovato male con l’allenatore. Ho scelto il Siviglia per rilanciarmi perchè giocava la Champions, in Italia non avevo nulla. A gennaio volevo andare via, dopo il ritiro il mister mi chiese di non andarmene, poi mi ha messo fuori».

KLOPP – «Fortissimo, è un motivatore, vero intenditore di calcio, faceva allenamenti bellissimi. Mi sarebbe piaciuto lavorare con lui nel momento migliore della mia carriera. Lui è come Inzaghi, un allenatore europeo: è completo. Punta su tutto. Si assomigliano, ma agiscono in modo diverso».