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Italiano: «L’obiettivo rimane tornare in Europa; rimonte? Queste mentalità ci serve»

Le parole di Vincenzo Italiano, tecnico del Bologna, in conferenza stampa dopo la vittoria ottenuta dai rossoblù contro il Cagliari
Vincenzo Italiano ha parlato in conferenza stampa dopo la vittoria del Bologna contro il Cagliari. Di seguito le sue parole.
COSA GLI E’ PIACIUTO DI PIU’ DELLA PARTITA DI OGGI – «Il risultato perché in 3 giorni abbiamo aggiunto 6 punti alla nostra classifica. Nel primo tempo ci siamo un po’ complicati la vita. Quel gol mi ha fatto un po’ arrabbiare perché nell’unica situazione che ci ha chiamati a difendere non abbiamo fatto bene. Non è sempre semplice rimontare e rimettere in piedi le cose. Per il resto grande risultato, grande reazione e grande merito. Siamo davvero soddisfattissimi per questa settimana».
OBIETTIVO CHAMPIONS LEAGUE – «L’obiettivo dichiarato è quello di entrare in Europa. In queste ultime partite dobbiamo dare il massimo e raggiungere una delle tre Coppe. L’atmosfera che c’è allo stadio è fantastica, perché spinge i ragazzi a non uscire mai dalle gare, anche quelle più difficili. Stiamo sfruttando questa spinta. Quello che invece dobbiamo migliorare è lontano da Bologna e su questo dobbiamo aggiustare qualcosina. Ci aspetta il Verona gara in cui vogliamo fare punti».
SECONDA RIMONTA CONSECUTIVA – «Noi dobbiamo cercare di essere questi in questi rusch finale. Chi inizia deve andare forte e con i cinque cambi dobbiamo farci trovare tutti a disposizione. Cambiaghi questo spetto lo sta curando bene, dopo cinque mesi lontano dal campo. Stiamo recuperando anche Odgaard. Ci sarà bisogno di tutti e questa mentalità nelle ultime partite».
RIGORE ORSOLINI – «Non li guardo mai. Orso però conosce bene quel gesto tecnico, si ferma spesso a batterli. Oggi è stato freddo e bravo. Averlo tenuto fuori contro il Milan ha pagato: si è pun po’ irrigidito ma ci ha permesso di averlo fresco e lucido oggi. Poi Orso ha quella concretezza e quella generosità che gli ha permesso in questi anni di mettere a segno tanti gol».
INDISPETTITO NEL FINALE – «Non mi era piaciuta la nostra gestione nel finale, non volevo che lasciassimo quelle due ultime punizioni al Cagliari, perché potevamo farci male. Abbiamo lasciato per strada punti importanti per alcune disattenzioni e dobbiamo crescere in questo senso. Se vogliamo toglierci ancora soddisfazioni qualcosa dobbiamo ancora migliorarla».
CASTRO – «Grande partita da parte di Santi, come col Milan. Nel momento in cui un centravanti tocca 30/40 palloni a partita vuol dire che è entrato davvero dentro al gioco. Lui ha grande generosità. Sta tornando quello dell’inizio. Nel momento in cui il centravanti diventa il punto di riferimento, è la boa della squadra».
GESTO VERSO LA TRIBUNA – «La perfezione non esiste. Si può sbagliare e mi è dispiaciuto andare sotto di un gol a fine primo tempo. MI è dispiaciuto vedere anche qualche ragazzo in difficoltà e nel secondo tempo abbiamo cercato qualche soluzione. Il mio gesto verso la tribuna era indirizzato un amico che avevo dietro le spalle perché bisogna aspettare il 96′ per giudicare. Questa squadra ha dimostrato che trascinata dal pubblico può fare tante cose».
