Juve, Buffon: «Mi sono sentito amato, ma non c'era più bisogno di me»
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Juve, Buffon: «In bianconero mi sono sentito amato, ma non c’era più bisogno di me»

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Nella lunga intervista di Buffon sono tanti i temi toccati dall’ex portiere juventino: da un’ipotetica finale in Champions contro la Juve al suo addio con i bianconeri

«Juve? Tra le 3 favorite. In Champions non può esserci una favorita sola», queste le parole di Gigi Buffon a La Gazzetta dello Sport. L’ex numero 1 bianconero, nella lunga intervista, ha toccato vari temi, tra cui un’ipotetica finale di Champions tra il Psg e la Juventus: «Se proprio dovessi affrontarla, meglio prima della finale. Non voglio che una mia eventuale gioia sia condizionata dalla lacrime dei miei ex compagni e dei miei ex tifosi, ne abbiamo già passate troppe insieme». Un Buffon che dunque è rimasto molto legato ai colori bianconeri ed è tornato sul suo addio alla Juve, proprio nell’anno dell’arrivo di Ronaldo: «Nessun rimpianto e nessuna delusione, lo abbiamo programmato insieme da molto lontano. Mi sono sentito amato da tutti alla Juve, la cui forza è la programmazione. Ormai volava da sola, non c’era più bisogno di me».

I rapporti tra Buffon e Agnelli sono comunque rimasti molto buoni: «Questa settimana ero in Italia, così l’ho sentito e mi ha dato la possibilità di allenarmi per 3 giorni alla Continassa. Quando poi si è fatto avanti il Psg la scorsa estate mi ha subito augurato buona fortuna». E proprio della sua nuova squadra e del suo allenatore, Tuchel, ha raccontato: «Il tecnico trasmette un’empatia incredibile, nella tattica offensiva è preparatissimo. Verratti e Neymar nei passaggi filtranti si equivalgono, Mbappé è una forza della natura, si merita il Pallone d’Oro».