Juventus, Agnelli: "Tutti devono rispettare le regole" - Calcio News 24
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2011

Juventus, Agnelli: “Tutti devono rispettare le regole”

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Dopo le parole odierne di Gianni Petrucci, che aveva parlato di ‘doping legale’, il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, ha indetto una conferenza stampa. Queste le sue principali dichiarazioni: “Ho ascoltato le parole di Petrucci, in alcuni suoi passaggi erano chiari i riferimenti alla Juventus. Io credo che tutti debbano svolgere il proprio mestiere. Come presidente devo tutelare gli interessi della mia società . Il rispetto delle regole? La Juve ha sempre rispettato queste e continuerà  a farlo. Voglio fare un breve excursus: nel maggio 2010 la Juve ha presentato un esposto alla Figc nella quale volevamo chiarezza sui ‘comportamenti poco limpidi’. Il nostro esposto rimase lettera morta per diversi mesi, dopo quattordici mesi finalmente abbiamo ricevuto una risposta su un esposto di 8 pagine. Abbiamo ricevuto una lettera dalla Federazione ad ottobre: solo il 1 luglio del 2011 arrivò la relazione del procuratore Palazzi, proprio alcuni giorni dopo dalla scadenza dei termini di prescrizione per gli atti probatori. La vicenda a questo punto divenne politica, infatti verrà  chiesto al Consiglio Federale di esprimersi in merito alla relazione. Abbiamo avuto totale fiducia fino a quel momento dell’ordinamento sportivo. Quando il Consiglio si dichiarò incompetente, noi abbiamo deciso di tutelare gli interessi della Juventus in qualsiasi sede con gli strumenti legali. Anche il Tnas si è dichiarato incompetente, nella giornata di ieri. Nell’incontro di conciliazione, ero l’unico presidente presente mentre le altre istituzioni hanno mandato i propri legali. Detto tutto ciò mi sembra doveroso concordare col fatto che il clima si sia riscaldato da un punto di vista legale. Io chiedo al presidente Petrucci e al ministro dello Sport di fare un passo avanti tutti insieme: apriamo un tavolo politico dove poter valutare tutti i fatti dal 2006 in poi. Io per primo ho sempre detto che il calcio sia un gioco, però è giusto esser consapevoli che a un certo livello diventa un grande business. Ha bisogno di leggi adeguate che lo regolino”.