Pronostico Juventus-Napoli: cosa va e cosa non va per Sarri e Allegri
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Juventus-Napoli: cosa va e cosa non va per Sarri e Allegri

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Juventus-Napoli, lo Scudetto passa dall’Allianz Stadium. Chi sta meglio tra le formazioni di Sarri e Allegri?

Il tempo delle ipotesi è finito. Chi arriva al meglio per Juventus-Napoli in queste ultime settimane di campionato? Bisogna prendere in considerazione molti fattori per poter fare un’analisi attenta di ciò che potrebbe accadere all’Allianz Stadium. Domenica sera alle ore 20.45 le formazioni di Allegri e Sarri si giocheranno larga parte dello Scudetto inseguito da tutta una stagione. Seppur il vantaggio dei bianconeri si sia ridotto di 2 punti dopo il +6 post-Sampdoria, vi è ancora una ‘protezione’ importante dal punto di vista della classifica.

Quest’ultima, infatti, parla chiaro. I quattro punti di distanza, per cui Allegri avrebbe firmato un mese fa, sono un bottino consistente per la Juventus che potrà dunque giocare su due risultati su 3, visto che anche un pareggio (oltre a certificare il fatto che a parità di punti la Juventus sarebbe capolista) permetterebbe ad Allegri di fare calcoli in vista delle trasferte con Inter e Roma. Dall’altro lato, tuttavia, un Napoli spinto dall’entusiasmo di una città intera dopo le recenti rimonte contro Chievo e Udinese, anche se all’Allianz saranno presenti ‘solo’ 2000 tifosi azzurri non residenti in Campania.

In questo momento i limiti bianconeri sembrano attestarsi da un punto di vista psicologico, una condizione mentale spesso altalenante in stagione. Punto principale: cancellare le scorie post-Real Madrid, mai sopite nemmeno dopo il 3-0 alla Sampdoria. Che, dal punto di vista del Napoli, si traduce in una leggerezza tale da potersi giocare lo scontro diretto senza più nulla da perdere avendo blindato ufficialmente il secondo posto con 5 turni di anticipo. Da qui in poi sarà tutto di guadagnato: ma per avere la meglio di una Juventus tutta muscoli, fiato e rosa lunga, servirà invertire il trend negativo con le ‘grandi’ nella stagione corrente. E, perché no, dare il meglio nel finale di gara, come sta accadendo spesso nei secondi tempi con Milik nuovo totem. Fu proprio un gol nel finale di Zaza a decidere due anni or sono la sfida scudetto. Dalle parti del Vesuvio – e non solo – la vendetta è un piatto che va consumato freddo. Anche al 90’.