Ranieri: «Non ero bollito, visto?» - Calcio News 24
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2015

Ranieri: «Non ero bollito, visto?»

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E punzecchia l’Inter: «Unico tecnico a cui hanno venduto i giocatori»

Solitamente trascorre la domenica a Londra, dopo aver letto i giornali e smanettato sull’iPad. Il cielo è grigio e fa freddo in Inghilterra, ma Claudio Ranieri si gode il primato in Premier League. Inaspettato, considerando che allena il Leicester City, una squadra che ai nastri di partenza puntava la salvezza. E questo resta l’obiettivo del tecnico, nonostante l’exploit: «Mi ripeto. Arriviamo a quota 40, poi vediamo. Ho il dovere di tenere i piedi a terra. Ora viene il difficile: da qui a Capodanno abbiamo un ciclo terribile. Dobbiamo giocare contro Manchester United, Swansea, Chelsea, Everton, Liverpool e Manchester City», ha dichiarato Ranieri a La Gazzetta dello Sport.

SFIDA E SORPRESE – Si parte, dunque, dalla sfida contro i Red Devils e, quindi, da quella con Louis Van Gaal: «Grande sfida. Il Manchester è un colosso del calcio mondiale e Van Gaal uno degli allenatori più importanti in circolazione. Ho sempre vinto contro lui? Ricordo bene». Con lui sta brillando Vardy: «E’ il Torricelli d’Inghilterra. Tre anni fa giocava tra i dilettanti. È il simbolo della squadra per il suo modo di interpretare il calcio: segna, attacca gli spazi, è il primo a pressare, non si arrende mai. Standing ovation a Newcastle? Lo meritava dopo aver segnato per la decima giornata di fila, ma volevo anche non rischiare. In settimana aveva avuto un problema fisico».

RINASCITA – Ranieri ha poi spiegato cosa rappresenta per lui questa avventura: «Mi pare di rivivere i tempi di Cagliari, Firenze e Valencia. Stiamo lavorando a un progetto. La società mi ha chiesto di porre le basi per il futuro. Beh, sto dimostrando di non essere bollito come sembrava dopo le sconfitte con la Grecia. Mi pare che la situazione non sia migliorata dopo la mia partenza. E sono l’unico allenatore al quale, negli ultimi anni, l’Inter ha venduto i giocatori. Mourinho? Io dico che arriverà tra i primi quattro. Liverpool? La mano di Klopp c’è e si vede. Il Liverpool ha già assimilato le sue idee», ha dichiarato l’allenatore, secondo cui il Real Madrid ha distrutto la macchina costruita da Carlo Ancelotti e che spera che vinca il Napoli o la Fiorentina lo scudetto.