Liverani sul rinvio: «La Lega deve essere garante per tutte 20 le squadre» - Calcio News 24
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Liverani sul rinvio: «La Lega deve essere garante per tutte 20 le squadre»

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Fabio Liverani ha parlato ai microfoni di Sky Sport dopo la brutta sconfitta del Lecce contro l’Atalanta. Le sue parole

Fabio Liverani è stato protagonista di un lungo intervento ai microfoni di Sky Sport dopo la sconfitta del Lecce contro l’Atalanta. Queste le parole del tecnico dei pugliesi sulle polemiche accese in Serie A nelle ultime ore.

«Io credo che ci sono delle priorità in questo paese. La priorità della salute è decisa dal Governo. Il Governo ha deciso di giocare a porte chiuse in certi ambienti. Io mi adeguo a quello che dico, dopo di che tempi e modi sono non da calcio. Terzo: se si decide di non dover disputare cinque gare, la Lega di Serie A, che è garante di 20 squadre e non di quattro, sei, otto, dieci, la cosa più ideale era di far slittare di una giornata e trovare un turno infrasettimanale. Nel momento in cui la Lega ufficializza una data, non è veritiero dire che la Lega può rintervenire. Lo statuto dice che la Lega ufficializza una data, la decisione di spostare o no tocca direttamente ai club. In automatico, se io una partita che al primo di marzo è vera la posso giocare al 13 maggio quando ci sono meno partite vere, non dico non regolare, ma se io non ho più un obiettivo e due gare della fine è un altro tipo di partita. Mi affido a quello che ha detto il presidente che presidente e amministratore delegato hanno detto che si metteranno in moto ma obiettivamente, a livello di statuto e di legge, la Lega non può più nulla perchè una volta che ufficializza una data, se le squadre che hanno rinviato non vogliono anticipare, si gioca il 13 maggio. Questo mi sembra un pochino assurdo. Io ho fatto una lotta anche con le persone normali dicendo che il calcio è bello. Credo che un campionato così bello nella lotta scudetto e nella lotta salvezza non capitava da tanto. Andare a prendere una decisione non lineare per tutte le 20 squadre non è stata una scelta giusta»