Mancini: «Inter, voglio acquisti azzeccati» - Calcio News 24
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2015

Mancini: «Inter, voglio acquisti azzeccati»

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mancini inter maggio 2015 ifa

Da Thiago Motta a Yaya Touré, da Handanovic a Icardi: il punto

Roberto Mancini sogna di seguire le orme della Juventus, di riportare l’Inter tra le grandi d’Europa dopo che ha toccato il fondo. L’allenatore nerazzurro, però, chiede pazienza, perché occorre tempo per ricostruire. Bisogna lavorare bene, avendo capacità di soffrire, per riportare in vetta il calcio italiano: è ottimista Mancini, che lancia la Juventus verso la finale di Champions League contro il Barcellona. E ai microfoni di Tuttosport ha svelato alcuni retroscena su Carlos Tevez: «Si è sempre allenato e comportato benissimo, quella è stata soltanto una parentesi. Ha sempre fatto la differenza dovunque ha giocato. Poteva essere dell’Inter? È vero, Moratti mi aveva chiamato per chiedermi Balotelli e io gli ho detto: “Se vuole un giocatore forte, prenda Tevez”. Vi ricordo che l’unico screzio avuto dal sottoscritto con Carlos è stato quello di Monaco, però ventiquattro ore dopo quella partita ci siamo trovati a casa mia e io gli ho detto “Carlos, per me non c’è nessun problema, quello che è successo è già passato decidi tu cosa vuoi fare”, lui è andato in Argentina, ma, una volta tornato, si è subito rimesso in riga. Io di Tevez posso parlare solo bene sia come giocatore, sia come persona». 

SENZA RANCORE – Non è un allenatore che porta rancore Mancini, che del resto si è arrabbiato con Nemanja Vidic a Reggio Emilia per alcune questioni tecnico-tattiche senza però bocciarlo. All’orizzonte c’è il derby d’Italia e i pensieri volano anche a Calciopoli, ma non per il tecnico nerazzurro: «Credo che tutti quanti debbano fare qualcosa per uscire da questa situazione. È ridicolo parlare ancora di cose che fanno parte del passato. Non se ne può più», ha dichiarato Mancini, che poi sulla panchina della Juventus e della Nazionale ha spiegato: «Non mi hanno mai chiamato, come non mi ha mai chiamato la Federcalcio per la Nazionale. Diventare ct è una cosa prestigiosa. Dovessero scegliermi, sarei felice. Lo stesso discorso varrebbe anche per qualche altra Nazionale».  

MERCATO – Quando si torna a parlare di Inter c’è un pizzico di rammarico nelle parole di Mancini, che afferma che l’Inter avrebbe potuto avere più punti in classifica, se non avesse commesso delle stupidaggini. Per ripartire, però, una mano arriverà dal mercato: «All’Inter servono acquisti azzeccati: ora non possiamo permetterci di sbagliare. È chiaro che avere giocatori che aumentano la personalità della squadra può aiutarci. Thiago ha fatto un pezzo di storia dell’Inter è bravo, ha tecnica ed esperienza ed è chiaro che può esserci utile. Dybala? Dovessero prenderlo, la Juventus avrà fatto un grande acquisto perché credo che Dybala sia un grande giocatore. Touré? Il mondo è pieno di giocatori forti, basta volerli prendere. Questo è il momento in cui l’Inter deve tornare a giocare la Champions: non esserci, è come vedere il Bologna in serie B, una cosa che non ha senso. Per questo tutti noi dobbiamo cercare di dare il massimo per riportare l’Inter dove merita per la sua storia. Questo, tra l’altro, è il primo obiettivo che ha in testa Thohir». 

OCCASIONI – Un capitolo a parte merita Samir Handanovic: «So che stanno parlando, so che Samir vuole giocare la Champions e credo che il suo sia un desiderio legittimo avendo passato i trent’anni. Lui è stato onesto con noi: se pensa che noi non arriveremo in Champions neanche l’anno prossimo, magari farà le sue scelte», ha rivelato Mancini, che poi ha ammesso che Lukas Podolski non ha reso come sperava e che nello staff c’è spazio per Dejan Stankovic. Infine, sull’esclusione di Mauro Icardi dalla Nazionale argentina: «Mauro, da fuori, dà un’impressione diversa da quello che è. Quando sono arrivato lavorava male in allenamento e non aveva l’atteggiamento giusto per migliorare. Dopo un mese si è messo a lavorare per bene e oggi è migliorato tantissimo. Ritengo che una persona vada conosciuta prima di dare dei giudizi e credo che Martino abbia un’impressione su Icardi che non è quella giusta. È anche vero che l’Argentina ha i migliori attaccanti al mondo».