Massimiliano Allegri Panchina d'oro 2018: «Conta l'efficacia, non divertirsi»
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Champions League

Allegri a tutto campo: «Conta essere efficaci, non divertenti»

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Dallo Scudetto alla Champions League, da Higuain a Cristiano Ronaldo: Massimiliano Allegri, fresco vincitore della Panchina d’Oro 2018, confessa le proprie ambizioni in una intervista

Pochi dubbi c’erano sulla Panchina d’Oro ricevuta ieri come miglior allenatore della passata stagione: Massimiliano Allegri domina ancora una volta dall’alto il campionato con la sua Juventus. Non proprio una passeggiata secondo il tecnico livornese, che guarda ancora con una certa diffidenza agli avversari correnti: «Volete dire che abbiamo già vinto? Errore. Certo, noi vogliamo conquistare l’ottavo Scudetto consecutivo. È il nostro primo obiettivo. Ma ancora non abbiamo vinto nulla – ha sottolineato Allegri – . Il Napoli di Carlo Ancelotti è una rivale vera. E poi, anche se non vuole sentirselo dire, c’è la squadra di Luciano. Abbassa il testone per non farsi vedere ma l’Inter di Spalletti resta in corsa».

L’obiettivo numero uno della Juve però, impossibile negarlo, resta la Champions League: «La Champions vera inizia a marzo. Non ora. Intanto, però, dobbiamo passare il turno. Per me eravamo pronti per vincere anche quando abbiamo affrontato il Barcellona. Rispetto alle finali con Barça e Rea Madrid posso dire che tutto il mondo Juve è cresciuto. Ha preso consapevolezza della propria forza in Europa. Viviamo la Champions con meno ansia. E questo è importante, ma quest’anno ci sono tante squadre che possono vincere – ha continuato Allegri a La Gazzetta dello Sport . Abbiamo appena perso contro il Manchester United. In maniera rocambolesca, è vero. Ma abbiamo perso. E da quella gara dobbiamo imparare che non dobbiamo perdere la nostra identità. Nel calcio non conta essere divertenti. Bisogna essere efficaci. Per questo non dobbiamo smettere di avere voglia di migliorarci. Di sicuro, non dobbiamo pensare di poter gestire il campionato».

L’arrivo in estate di Cristiano Ronaldo al posto di Gonzalo Higuain, che proprio domenica ha sbagliato contro i bianconero un rigore decisivo con la maglia del Milan, ha cambiato le prospettive: «Higuain? Io gli ho fatto calciare due rigori contro il Tottenham. I rigori non li sbaglia solo chi non li tira. A fine gara ho incrociato Gonzalo ed era già più sereno. CR7 ha alzato l’asticella della nostra autostima in Europa. Lui è diverso dagli altri. Ed è un cecchino incredibile, avete visto contro il Milan? Una palla giusta, un gol. In più si è integrato a meraviglia con la squadra. Spero che vinca il Pallone d’Oro. Se lo merita».