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Toronto “atomica”

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Toronto ringrazia la “formica atomica” e si avvicinia alla vetta della Eastern Conference

L’ultima giornata disputata di MLS ha visto protagonisti i New York Red Bulls che sono tornati alla vittoria e hanno così accorciato la classifica della Eastern Conference. Nelle zone alte della classifica invece troviamo Philadelphia, che esce vincitrice dal match contro i New York City, i quali confermano il loro momentaccio. Curioso anche il caso di come l’allenatore, Patrick Vieira, abbia deciso lasciare in tribuna per l’occasione Andrea Pirlo, definendo la decisione semplice scelta tecnica. Ottima vittoria anche per Toronto che si aggiudica lo scontro diretto con Montreal, trascinata da un superbo Giovinco. A Ovest, Dallas perde terreno sulle inseguitrici, sconfitti in Canada dai Vancouver Whitecaps. Invece i Los Angeles Galaxy stanno avendo un buon periodo di forma e lo dimostra la seconda vittoria consecutiva e si confermano tra i pretendenti alla vittoria della Western Conference. Infine i tre anticipi del Giovedì si sono conclusi tutti in pareggio lasciando praticamente invariate le classifiche.

LA GIORNATA – Importante ritorno alla vittoria per i New York Red Bulls che sono riusciti a imporsi 3-2 su Orlando priva di Kakà, grazie ad una doppietta di Bradley Wright-Phillips, fratello e compagno di squadra del più noto Shaun, ex nazionale inglese. Grande vittoria anche per i Galaxy che ha avuto come protagonista del match Steven Gerrard, che, nonostante il rigore fallito a inizio gara, gioca una buona partita ed è stato l’autore del gol che ha fissato l’ampia vittoria per 5 a 2. Brutta sconfitta invece per i Dallas che perdono 3-0 a Vancouvercontro gli Whitecaps. Ancora crisi nera per i New York City che perdono 2-0 a Philadelphia e hanno pareggiato nell’anticipo di stanotte per 1 a 1 contro Montreal. Ma l’eroe di giornata è stato Sebastian Giovinco, autore di una doppietta e trascinatore assoluto di Toronto che si è imposto per 2 a 0 in casa dei Montreal Impact.

ATOMICO – Considerato da sempre un calciatore dai piedi e dalla tecnica sopraffini, la sua carriera è stata spesso in salita a causa della sua stazza ritenuta non adatta ai grandi palcoscenici calcistici. Sarà stata anche questa la motivazione per cui Sebastian Giovinco non ha mai smesso di lottare. Convinto dei suoi mezzi riuscì a mostrare tutto il suo talento al grande pubblico prima ad Empoli e poi a Parma, dove si consacrò definitivamente. Tant’è che la Vecchia Signora che lo fece crescere, decise di riportarlo a casa. Ma la mancanza di fiducia influì sulle sue prestazioni che furono sempre più discontinue, e dopo tre anni vincenti, ma non felicissimi per lui in bianconero, decise che era l’ora di iniziare una nuova avventura, a Toronto, in Major League Soccer. Al suo primo anno vinse il premio come capocannoniere del campionato e quest’anno si sta confermando sullo stesso livello del passato. La sua velocità, la sua tecnica, il suo piede, hanno fatto innamorare tutti: un piccolo ragazzo alto un metro e sessantadue che tratta il pallone con tanta delicatezza, che la mette all’angolino quando vuole, che fa impazzire chiunque abbia davanti, che l’avversario sia più basso, più magro, più alto, più grosso di lui, non importa, lui non ha paura, lui è la “formica atomica”.