Napoli, avv. Grassani: "Squalifica Lavezzi presunta" - Calcio News 24
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2009

Napoli, avv. Grassani: “Squalifica Lavezzi presunta”

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Il legale del Napoli, l’avvocato Mattia Grassani, dopo la squalifica di tre giornate inflitte all’attacca azzurro Ezequiel Lavezzi per lo spunto inflitto ad Aleandro Rosi della Roma, ai microfoni di Radio Kiss Kiss ancora una volta ribadisce: “Il ricorso è ufficialmente presentato alla Procura Federale ed alla Corte di Giustizia Federale, abbiamo accelerato i tempi di predisposizione affinchè i giudici che domani alle 14 si riuniranno per discutere il reclamo, potranno averne tempestivamente piena cognizione. Ieri abbiamo avuto visione del cd rom contenente il filmato esaminato da Tosel. Non c’è nulla di nuovo, la nostra ultimazione del ricorso ha puntato sul fatto che ci sia piena affidabilità  tecnica e documentale. Il video, se sgranato e posto alla lente d’ingrandimento attraverso strumenti d’alta tecnologia, forse palesa qualche tipo di situazione o gestualità , ma il codice parla di affidabilità  tecnica, che nel filmato originale di Sky però non esiste. Manca la certezza documentale, perchè nella dimensione naturale del filmato non si vede alcuna fuoriuscita di liquido salivale dalla bocca di Lavezzi indirizzata verso Rosi. Inoltre la prova televisiva è utilizzabile, ai fini della squalifica di un calciatore, se e solo se offre, oltre ogni ragionevole dubbio, la certezza di una condotta violenta, ed anche sotto questo profilo, mancando la prova certa, documentale che il filmato non dimostra, abbiamo insistito per la revoca integrale delle tre giornate di squalifica – evidenzia corrieredellosport.it – . La squalifica di Lavezzi è presunta, deduttiva, induttiva, che si basa sul ‘sentito dire’. Ma questo non è il modo di procedere della prova televisiva. La Federazione ha espressamente stabilito che tale mezzo deve rispondere a rigorosissimi requisiti standard. Se mancano questi requisiti, come la piena affidabilità  tecnica e quindi non si può passare al setaccio il filmato utilizzando strumenti sofisticati e dunque ci si può solo affidare all’occhio nudo umano; se manca l’affidabilità  documentale, ecco che il supporto video che la procura deve presentare al giudice sportivo, la prova tv non può essere ammissibile. E questa è la battaglia che il Napoli sta conducendo. Non si può privare per tre giornate, solo su una presunzione o un semplice indizio, anche in vista della gara con il Milan, il Napoli di un giocatore importante come Lavezzi. Siccome la prova è unica e condivisa, nel nostro reclamo abbiamo chiesto di visionarlo in contraddittorio con i giudici e la Procura Federale, proprio per dimostrare che manca la prova certa della responsabilità  di Lavezzi. Chiediamo la revoca della squalifica, solo in subordine la riduzione ma non sarebbe soluzione gradita, perchè c’è un vizio procedurale a monte che è quello della inammissibilità  della prova televisiva”.