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Preziosi: «Serve buonsenso, la partita con il Toro non può essere giocata»

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Enrico Preziosi, presidente del Genoa, ha parlato alla Gazzetta dello Sport della situazione Covid in casa rossoblù

Enrico Preziosi, presidente del Genoa, ha parlato alla Gazzetta dello Sport della situazione Covid-19 in casa rossoblù. Queste le sue parole sul possibile rinvio del match contro il Torino.

STATO D’ANIMO – «Mi sento un po’ mortificato. Ditemi, chi mai se lo sarebbe aspettato? Siamo sempre stati attenti e scrupolosi nell’applicazione delle norme, non avevamo avuto alcuna positività, e adesso sta succedendo tutto questo. È qualcosa che ci fa pensare, ma il mio primo pensiero, e ciò che ora più di ogni altro aspetto mi sta a cuore, è che i gioca- tori del Genoa restino asintomatici e che nessuno abbia conseguenze, così come è successo e accade per tante persone, siano sportivi e non».

GESTIRE LA SITUAZIONE – «È una questione di interesse generale. Bisogna continuare a fare controlli, applicando il protocollo sanitario. Adesso si deve osservare la quarantena, ed è ciò che stiamo facendo e faremo. Ovvio che a livello calcistico, pur ribadendo il fatto che la priorità assoluta è la salute dei nostri ragazzi, qualcosa si perderà quando poi riprenderemo ad allenarci, visto l’elevato numero di giocatori contagiati. Ora, però, spero soltanto una cosa, ossia che quanto accaduto rimanga un episodio limitato a noi».

GENOA TORO – «Sappiamo che sopra ogni cosa esiste la regola del buon senso e che in queste condizioni la partita non si può giocare. Anche perché ai più sinora è sfuggito un aspetto che reputo invece fondamentale: a parte l’elevato numero di giocatori del Genoa positivi, noi non possiamo neppure allenarci con quanti sono invece negativi. Vedremo poi di trovare una data del recupero che possa stare bene a tutti».

GIOCATORI NEGATIVI MINIMI PER GIOCARE – «Non credo proprio che si possa parlare di una cosa del genere. Qui stiamo facendo riferimento ad un fatto straordinario, con quattordici tesserati, di cui dieci giocatori, che sono positivi. Andiamo oltre quello che può essere previsto da un protocollo. Intendo dire che se pure fossimo in Germania, e faccio un esempio a caso, questa partita non si potrebbe giocare, perché sarebbe impossibile sostituire dieci giocatori di cui nove sono titolari. Qui l’unico protocollo si chiama buonsenso, e non penso che faccia scandalo o possa nascondere degli alibi il fatto di non giocare una gara di campionato in queste condizioni. Spero che recupereremo in fretta e che, ripeto, sia un caso isolato. Adesso aspettiamo notizie da Napoli, mi auguro che tutti i loro tesserati siano negativi».