Roma, Mourinho: «Importante quanto fatto nel secondo tempo»
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Roma, Mourinho: «Importante quanto fatto nel secondo tempo»

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Le parole di Mourinho in conferenza stampa: «Credo che la Lazio abbia tutte le carte in regola per vincere la Conference»

Jose Mourinho ha parlato in conferenza stampa dopo la vittoria della Roma in Europa League. Di seguito le sue parole.

«Prima di tutto dobbiamo segnare quando abbiamo la possibilità. Però l’importante è quello che abbiamo fatto nel secondo tempo. Abbiamo preso dei rischi, i giocatori hanno avuto il coraggio di prenderseli. Non mi è piaciuto quanto accaduto dopo il 2-1, abbiamo avuto qualche difficoltà conseguenza dei cambi che abbiamo fatto per cercare di vincere la partita. Dopo il 2-1 c’era necessità di difendere ed essere equilibrati, conseguenza di quello che avevamo fatto. Giocavamo con Pellegrini, Zaniolo, Tammy, El Shaarawy… Era una squadra squilibrata per difendere. Avevo un cambio da fare, ho tolto Volpato che ha giocato benissimo e Bove ha portato equilibrio. Dobbiamo gestire questi momenti, sul 3-1 con il giocatore in più, ci serve più maturità»

PASSAGGIO DEL TURNO – «Non abbiamo fatto niente di straordinario arrivando secondi, ma abbiamo gestito bene la partenza difficile che ci aveva visti conquistare solo tre punti in tre partite».

LAZIO – «Penso che i biancocelesti siano i favoriti per vincerla. Ci sono anche West Ham, Fiorentina, Villarreal… Ma la Lazio per me diventa favorita. I biancocelesti hanno allenatore, giocatori e squadra per farlo. Il problema semmai starà nel direttore Tare, che magari non vuole che vadano avanti visto che non gli piace questa competizione».

ASSENZA DYBALA – «So che Dybala è un giocatore super importante per noi, ci permette di gestire i ritmi e non perde palla, ma la nostra filosofia non è piangere, piangere, piangere per un giocatore che non abbiamo. Alla fine ce l’abbiamo fatta».

FAVORITI – «Ci sono squadre fatte per vincere la Champions. Queste squadre non sono teoricamente favorite, lo sono per storia, potere economico, qualità di squadra. Noi non siamo favoriti. L’anno scorso abbiamo vissuto quest’obbligo di fare quello che abbiamo fatto, ma questa è una condizione diversa. Manca tanto, mancano più di tre mesi per la prossima partita, vediamo quello che succede, se non perdiamo giocatori, se recuperiamo giocatori, se arriva qualcuno felice dopo la Coppa del Mondo, vediamo quello che succede. Come crescita di squadra, per un Olimpico che è sempre pieno avere una partita con queste squadre è come ricordare le partite di Champions, se prendi una di queste squadre diventa una partita di Champions. È buono per noi, per la nostra crescita»