Squadre qualificate Champions League 2019/2020
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Serie A

Serie A, squadre qualificate Champions League 2019/2020: regolamento e classifica avulsa

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Champions League 2019 2020

Sei squadre in Serie A si contendono i restanti 2 posti validi per la qualificazione alla Champions 2019/2020: cosa dice il regolamento

Con la Juventus che si è laureata campione d’Italia con 5 giornate d’anticipo battendo in casa la Fiorentina ed è già certa di tentare la scalata europea nella prossima stagione, e il Napoli che ha conquistato il 2° posto, la lotta a 4 per decidere le restanti 2 squadre qualificate alla Champions League 2019/2020 in Serie A si è conclusa soltanto con la 38ª e ultima giornata. Negli ultimi 90 minuti la sorprendente Atalanta di Gian Piero Gasperini e l’Inter di Luciano Spalletti, superando rispettivamente il Sassuolo e l’Empoli, hanno conquistato i 3 punti decisivi per avere la meglio sul Milan di Gattuso e sulla Roma di Ranieri.

Squadre qualificate Champions League 2019/2020: regolamento

In base al regolamento della Serie A, si qualificano alla Champions League 2019-20 le squadre qualificate ai primi 4 posti della classifica. In caso di arrivo di due squadre a pari merito sarebbero risultati decisivi i seguenti criteri:

  • Punti fatti negli scontri diretti (i gol segnati in trasferta non valgono doppio)
  • Miglior differenza reti negli scontri diretti
  • Miglior differenza reti generale
  • Maggior numero di reti segnate in generale
  • Sorteggio

Poteva anche accadere che le squadre a pari punti fossero più di due. In questa eventualità per decidere chi avrebbe partecipato alla Champions League 2019/20 sarebbe stata decisiva la classifica avulsa, la quale avrebbe tenuto conto esclusivamente dei risultati negli scontri diretti.

Situazione finale e classifica avulsa

  • ATALANTA69 punti, 3° posto: i bergamaschi hanno concluso il campionato a 69 punti, a pari merito con l’Inter, battendo 3-1 il Sassuolo nell’ultima giornata e si sono così qualificati per la prima volta nella loro storia alla Champions League. Per il piazzamento finale (3° posto) è stata decisiva la classifica avulsa, che li vede prevalere sull’Inter (4-1 a Bergamo e 0-0 a Milano). Sarebbero stati invece in  svantaggio per numero di punti negli scontri diretti con il Milan (2-2 a San Siro e k.o per 1-3 a Bergamo). Situazione complicata con la Roma, visto il doppio 3-3 nei confronti diretti: la Dea in questo caso avrebbe prevalso sui giallorossi per la miglior differenza reti generale (+31 contro il +18 dei capitolini);
  • INTER – 69 punti, 4° posto: i nerazzurri battendo 2-1 l’Empoli in casa hanno chiuso il campionato a 69 punti, gli stessi dell’Atalanta, e seppure con un po’ più di fatica del previsto hanno strappato il pass per la prossima Champions League. Per determinare il piazzamento (4° posto) è stata decisiva la classifica avulsa (4-1 a Bergamo e 0-0 a Milano). I nerazzurri avrebbero invece prevalso, in caso di arrivo a pari punti, sul Milan, mentre nel caso della Roma prevalgono per la differenza reti generale (+24 contro +18 dei giallorossi);
  • MILAN – 68 punti, 5° posto: il successo esterno per 3-2 contro la SPAL non è bastato ai rossoneri di Gattuso per piazzare lo sprint vincente nella volata Champions. I rossoneri hanno infatti concluso la stagione al 5° posto e si devono accontentare della partecipazione all’Europa League. Il Milan non andrà dunque in Champions nonostante fosse ben messo negli scontri diretti con le rivali. In caso di arrivo a pari merito avrebbe infatti prevalso sull’Atalanta (2-2 a San Siro, 1-3 a Bergamo) e sulla Roma (2-1 a San Siro, 1-1 all’Olimpico), mentre avrebbe avuto la peggio con l’Inter (sconfitte per 1-0 e 2-3);
  • ROMA – 66 punti, 6° posto: niente da fare in chiave Champions neanche per la Roma, che ha concluso il suo campionato al 6° posto e prenderà parte ai preliminari di Europa League. Fra le 4 contendenti per la Champions League, la Roma era la squadra più penalizzata in caso di arrivi a pari punti. I giallorossi sarebbero infatti stati in svantaggio per punti ottenuti nei confronti diretti con il Milan (k.o per 2-1 a Milano, pareggio 1-1 all’Olimpico), e per peggior differenza reti generale nei confronti di Inter (+24 contro +18) e Atalanta (+31 contro il +18 dei giallorossi).

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