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SOCIAL CALCIO – Il web sull’intervista di Agnelli

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SOCIAL CALCIO – Le reazioni sul web di giornalisti e addetti ai lavori all’intervista rilasciata da Andrea Agnelli

Andrea Agnelli, ex presidente della Juventus, ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano Telegraaf in cui ha affrontato diversi argomenti come la penalizzazione inflitta ai bianconeri, i rapporti con Ceferin, la Superlega e la sua squalifica.

Le parole di Zampini

«Agnelli parla al telegraaf e spiega bene l’importanza di creare la Superlega, l’entusiasmo di giocatori/club (più sponsor e tv), che però non possono esplicitarlo per paura dell’Uefa. A riprova, le parole di Ceferin su di lui: “Lo bandirò, non lo perdonerò mai!” Bel sistema, no?».

Le parole di Pastore

«Pur di difendere l’indifendibile Superlega 1.0, Agnelli al Telegraaf riesce a mettere nello stesso mazzo il Benfica e la Stella Rossa. La cosa più gentile che si possa dire è che è molto confuso».

Le parole di Capuano

«L’intervista di Agnelli sul calcio europeo e sulla #Superlega semplicemente fa la diagnosi per quella che è la situazione. Sarebbe utile prenderne atto e poi, se si pensa che la Superlega anche nella nuova versione non funzioni, trovare un rimedio. Stando così si va in declino».

Le parole di Palmeri

«Sorpresa sorpresa: l’olandese De Telegraaf che intervista Andrea Agnelli per la prima volta dalla sua squalifica, ‘rivela’ che lavora con l’A22, la società che promuove la SuperLega e sui media dice di essere indipendente. Così sapete che quando parla l’A22, parla Andrea Agnelli».

«Affascinante intervista all’ex presidente della Juventus Andrea Agnelli in Telegraaf. Include: “Il monopolio della UEFA deve essere spezzato per dare ai club un futuro finanziariamente stabile”»

«Andrea Agnelli, ex presidente della Juventus e leader ribelle della Super League, dice a Telegraaf che il nuovo formato proposto prevede 60-80 club, “diverse divisioni”, promozioni/retrocessioni… e pagamenti paracadutisti per i retrocessi. (nota: attualmente è bandito dal calcio per due anni)»

«Mentre la #Juve, dalla quale è stato dimissionato dalla sua stessa famiglia, si trova in una delicatissima situazione, alle prese con processi e squalifiche #AAgnelli non trova niente di meglio che attaccare la #Uefa e ribadire la sua centralità nel progetto #Superlega . Autogol».

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