Atalanta, Gasperini vede il bicchiere mezzo vuoto: «Avevamo la partita in mano» - Calcio News 24
Connettiti con noi

Atalanta News

Atalanta, Gasperini vede il bicchiere mezzo vuoto: «Avevamo la partita in mano»

Pubblicato

su

gasperini atalanta wakaso

Gian Piero Gasperini ha commentato il pareggio dell’Atalanta in casa del Torino: un risultato che va stretto all’allenatore nerazzurro

L’Atalanta ottiene il pareggio sul campo del Torino in una partita che i nerazzurri, per quanto fatto vedere nel secondo tempo, potevano anche vincere. L’allenatore della ‘Dea’, Gian Piero Gasperini, vede il bicchiere mezzo vuoto: «Rammarico? Nel secondo tempo sì, dopo un primo tempo orribile. Se non vinciamo in gare come queste diventa difficile pensare di farlo. Avevamo la partita in mano, nel finale poi abbiamo rischiato anche con Belotti. Ilicic? Lui ha un talento straconosciuto. Deve star bene, se ha condizione è devastante. Quando è affaticato va in difficoltà, ma se lo sfrutti in questi momenti è importante. E’ un ragazzo che ha 29 anni, ha maturità ed è evoluto in meglio, qui a Bergamo sta facendo cose importanti, va riportato a uno standard di continuità. Aver preso gol a 10′ dalla fine mi è dispiaciuto, ma sarebbe entrato comunque» le parole rilasciate a Sky Sport.

Gasperini ha poi proseguito: «Nel secondo tempo abbiamo fatto fatica, ma anche il Torino. C’era un campo ghiacciato, era molto freddo. L’errore principale è stato alzare la palla, ma era ideale per giocare a terra, abbiamo sbagliato troppi passaggi, il problema non è stato solo degli esterni, non riuscivamo a fare tre passaggi di fila. L’intervallo ci è servito a ritrovarci e capire dove costruire il nostro gioco. Petagna? Ottima gara, poi a 20′ dalla fine ci voleva un attaccante fresco come Cornelius. Troppe gare? Portano via molte risorse nervose, ma chi vince in coppa poi trova spinta ed entusiasmo anche in campionato. Toglie e dà al contempo. Cornelius e Petagna insieme? Ilicic e Gomez sono importanti ma non sempre giocano insieme; dipenderà dalle partite».