Uruguay, Suarez: «Da angelo mi trasformo in demone: attenta Italia» - Calcio News 24
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2014

Uruguay, Suarez: «Da angelo mi trasformo in demone: attenta Italia»

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URUGUAY ITALIA SUAREZ MONDIALE – In un’intervista fiume rilasciata a ‘La Gazzetta dello Sport’, Luis Suarez, attaccante del Liverpool, ha parlato di moltissimi argomenti, a partire dal suo carattere: «Sono un ragazzo molto riservato, non saprei dire con certezza se sono un angelo o meno. Però, di certo, c’è che in campo mi trasformo: divento un demone. Non ci sto a perdere, faccio di tutto per evitare le sconfitte».

FUTURO – Punto fermo del Liverpool, ma molto vicino in passato alla Serie A: «E’ vero, una squadra mi ha cercato e io ci ho pensato, poi però ho preferito restare in Inghilterra nonostante il ciclone che mi aveva travolto. Futuro? Non ha senso ipotecarlo, mai dire mai. Però adesso al Liverpool sto benissimo: siamo in lotta per la Premier e vicini a qualificarci per la Champions. Ecco: il mio sogno è di vivere le notti europee ad Anfield, quando i compagni mi raccontano del clima europeo che si crea mi viene la pelle d’oca».

GOL – «Amo segnare, ma metto davanti a me la squadra. Come quando mi sono sacrificato nel Mondiale del 2010 sul colpo di testa di Gyan: farmi espellere è servito, perché la squadra poi s’è qualificata per le semifinali. Al prossimo Mondiale vorrei diventare capocannoniere, ma a me andrebbe bene anche veder segnare Muslera. Non siamo i favoriti, ma una cosa è certa: non saremo noi i primi ad abbassare lo sguardo».

ITALIA – «Troverò l’Inghilterra, con alcuni miei compagni e amici, e l’Italia, che è sottovalutata da tutti ma non da noi. Gli azzurri, come l’Albiceleste, hanno la capacità e la bravura di saper competere all’interno di un torneo breve e intenso come il Mondiale. Saranno un avversario tosto per tutti. La rosa è ottima, ma l’ossatura è formidabile: Buffon, Chiellini, Pirlo e Balotelli li hanno in pochi al mondo. Mario mi piace tantissimo, ha un grande talento: al Milan si è mantenuto a buoni livelli, ma il suo momento deve ancora venire».

SERIE A – «Non escludo un mio futuro in Serie A: per un giocatore sudamericano è un passaggio consigliato, quasi obbligato. Ci sono giocatori forti e la seguo: mi pare netto, però, il dominio della Juve».