2015
Zeman: «Cagliari, mi dispiace. Pescara, che delusione»
Il tecnico boemo si sfoga: «Sebastiani e la sua proposta indecente: mai accetterei»
«Negli ultimi anni ho trovato grosse difficoltà nel fare calcio secondo le mie idee e ho avuto problemi sia con le dirigenze che con alcuni giocatori. Eppure penso alla Roma di aver fatto un grande lavoro, valorizzando giocatori come Florenzi, Marquinhos, Lamela, Romagnoli, e facendo rendere Osvaldo come mai prima e dopo. Per questo, la voglia di allenare non mi è passata». Zdenek Zeman, a qualche settimana di distanza dalla fine di una turbolata avventura con il Cagliari, torna a ruggire: il tecnico boemo ripartirà dalla Svizzera e, nello specifico, da Lugano.
GRANDE DISPIACERE – «Mi spiace non essere riuscito a dare soddisfazione a tanti tifosi che ci credevano come me – prosegue Zeman ai microfoni de La Gazzetta dello Sport -. Sono arrivati anche giocatori che non conoscevo e su altri non ero d’accordo. Ho provato a farli rendere. Nella prima parte della stagione siamo andati bene sul piano del gioco, ma non dei risultati. Pensavo che la squadra potesse seguirmi. Ma dopo la prima partita con l’Empoli hannoricominciato a giocare di testa loro. E allora ero inutile: ho preferito dimettermi. Poi, se nelle ultime 7 partite la penultima fa più punti della seconda e l’ultima regala tante sorprese, qualcosa non torna…».
IL RETROSCENA – Poi, i contatti con il suo Pescara: «Soltanto un mese fa avevo dato la parola al presidente Sebastiani, che insisteva per riportarmi al Pescara. E ho rifiutato di parlare con altre quattro squadre che mi volevano offrire la panchina. Quando do la mia parola per me vale come una firma. Non è la prima volta che chi ho davanti ragiona in maniera differente. Ne resto deluso, ma non per questo cambio modo di agire. Ancora fino a martedì scorso Sebastiani mi ha ripetuto: lei è il nuovo tecnico. Poi ha cominciato ad elogiare il lavoro di Oddo, quindi non ha risposto più al telefono e alla fine mi ha fatto arrivare una proposta indecente… Non ha futuro un rapporto o una società gestita così. Ed è la seconda volta che mi capita in sei mesi. Anche a Cagliari a dicembre mi proposero di rimanere se avessi rinunciato allo stipendio. Si vede che così funziona il calcio in Italia oggi».
ISOLA FELICE– Dalla prossima stagione, Zeman sbarcherà in Svizzera: «Da noi le società partono e non sanno se finiscono il campionato. Lì se non garantisci prima il pagamento ai dipendenti e un bilancio sano non ti fanno proprio partire. Cerco un posto dove fare buon calcio, dove ci sia il rispetto dei ruoli, delle regole e una gestione corretta della società. Le premesse ci sono, voglia ed entusiasmo sono le stesse di vent’anni fa».