Melo: «Senza di me la Juve perdeva» - Calcio News 24
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2015

Melo: «Senza di me la Juve perdeva»

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Il centrocampista dell’Inter si sfoga anche con chi lo critica spesso

La partita contro la Juventus non potrà essere come tutte le altre per nessuno, ma in particolar modo per Felipe Melo: il centrocampista dell’Inter, reduce dall’avventura al Galatasaray, è un ex bianconero. Di lui a Torino non serbano un ottimo ricordo: tra il 2009 ed il 2011 il brasiliano ha fatto parte del ciclo nero della squadra bianconera, post-Serie B. Più che altro in Italia Melo è conosciuto per essere un giocatore particolarmente aggressivo, etichetta che del resto lui stesso non vuole togliersi di dosso facendo in campo il nient’altro che il suo lavoro: «Chi dice che sono falloso però si sbaglia, in Italia molta gente non capisce niente di calcio», le parole critiche di Melo nel corso di una intervista rilasciata oggi alla carta stampata.

INTER: MELO E I FALLI – «Ditelo voi se sono un tipo cattivo, visto che giudicate sempre tutto. A me girano le palle quando parlano solo dei miei falli: entro su Mario Balotelli, mi becco il giallo ed apriti cielo. Contro il Chievo pure nessuno si è accorto che l’avversario ha preso la gomitata essendo saltato dopo di me. Addirittura mi hanno dato la colpa per l’infortunio a Giampaolo Pazzini: in quell’occasione sono solo scivolato, incredibile – afferma il brasiliano a La Repubblica . Lo scorso anno in Turchia non ho ricevuto nemmeno un cartellino rosso. Fuori dal campo non litigo con nessuno, con i miei figli però mi so far rispettare», le parole di Melo, che ricorda quando già sette anni fa poteva arrivare all’Inter e poi invece finì alla Fiorentina: «Per venire incontro ad un antico amore però ho rinunciato a dei soldi. Per fortuna non ne ho bisogno, l’importante è che la mia famiglia sia felice». Però effettivamente un piccolo rimpianto pare esserci. 

MELO E LA JUVENTUS – Sul passato: «Avrei fatto meglio a venire qui all’Inter. Anche dell’esperienza a Torino però non butto via niente: mi è comunque servita per crescere, senza di me si perdevano il 90% delle gare, pesava molto il fatto che fossi stato pagato tanto all’epoca. Il mio l’ho fatto, all’epoca non avevano grandi giocatori come invece era per l’Inter. Vendetta? Macchè, se sparano a mio fratello sono in cerca di vendetta, non di certo nel calcio: una soddisfazione me la sono già presa eliminandoli dalla Champions col Galatasaray». Ma qualche sassolino Melo deve toglierselo: «In Italia c’è il giornalista che capisce di calcio e quello che non capisce, oltre a giocatori che non si meritano la Serie A. Quando parlano di me lo fanno a cuor leggero, dovrebbero solo stare zitti vedendo il mio palmares». Ed il sogno di Melo è di arricchirlo con un trofeo che manca: lo Scudetto