2009
Roma e Mexes sempre più distanti
Quasi venti milioni lordi per quattro anni. Tanti per un giocatore considerato in questo momento da panchina come Philippe Mexes, troppi per una società che di certo non naviga nell’oro. Per questo motivo il contratto del 26enne francese risulta ad oggi l’unico ad essere veramente a pericolo rinnovo. Il contratto di Mexes scadrà nel 2011 e per evitare di perdere un autentico patrimonio a parametro zero, la Roma sta cominciando a valutare con attenzione le offerte provenienti da mezza Europa.
Mexes è considerato a ragione uno fra i difensori più forti del campionato italiano e per lui si è già fatta avanti la Juventus. I bianconeri sono gli unici ad essere usciti allo scoperto con un’offerta ufficiale alla Roma. Dodici milioni più una contropartita da scegliere fra Marrone e De Ceglie. Oltre alla Juventus, sul difensore transalpino, ci sono però anche Milan e Manchester United. La richiesta della Roma non è inferiore ai 15 milioni che si andrebbero a sommare ai 20 risparmiati per il rinnovo e permetterebbero ai dirigenti giallorossi di riscattare Burdisso, pagare l’ingaggio di Gallas e acquistare un terzino destro.
Mexes, oltre a essere un difensore di levatura mondiale, è considerato uno degli uomini simbolo dello spogliatoio giallorosso. Il difensore, però, sembra aver abbassato la guardia e non si opporrebbe ad un’ eventuale cessione. I motivi sono comprensibili. Ranieri lo considera ormai come il terzo centrale, mentre la sua permanenza a Roma (6 anni) è stata costellata da continui furti che hanno spaventato la famiglia. L’au revoir è quindi quanto mai vicino dall’essere pronunciato. Sarebbe l’ennesimo addio eccellente di un giocatore giallorosso. Un addio necessario a far rifiatare le casse giallorosse (come lo furono quelli di Aquilani e Chivu).
Nessun problema, invece, riguardo i rinnovi imminenti di Taddei e Julio Sergio, e su quello a breve scadenza di Brighi. Ieri il suo procuratore, Vanni Puzzolo, non ha però risparmiato la solita polemica: “C’è l’interesse dello Zenit, ma la priorità di Matteo è la Roma. Ovvio che vorrebbe giocare di più. Dopo la partita persa con il Panathinaikos è stato preso come capro espiatorio e non fa piacere”.
Fonte: Francesco Balzani per Leggo