2013
Prendere o lasciare, a Roma in tanti lascerebbero
Riparte da Rudi Garcia il corso giallorosso: la Roma ha ufficializzato laccordo con il suo nuovo allenatore
E’ il giorno di Rudi Garcia alla Roma: l’ex allenatore del Lille è la nuova guida tecnica della Roma, il legame con la società giallorossa sarà di due anni più una probabile opzione per la stagione 2015-16. Nel curriculum del tecnico francese – dalle chiare origini iberiche – una Ligue 1 ed una Coppa di Francia, entrambe conquistate sulla panchina del Lille nella stagione 2010-11.
TERZA SCOMMESSA IN TRE ANNI – Unici successi di una carriera ad ogni modo ancora giovane: Rudi Garcia ha 49 anni ed allena stabilmente dal 2001, tanta gavetta nel panorama francese alla guida di Saint Etienne, Digione, Le Mans e Lille. Negativa l’ultima annata: dopo la citata e brillante stagione 2010-11, un terzo posto ed il sesto del recente campionato che ha condannato il Lille all’esclusione dall’Europa dopo anni di partecipazioni alternate tra Champions ed Europa League. Analizzando il profilo in ottica Roma non può che essere la terza scommessa della gestione americana in altrettante stagioni: lo fu sicuramente il debuttante Luis Enrique, lo è per definizione Zeman e non può scappare dall’appellativo quel Rudi Garcia del tutto inesperto in termini di calcio italiano e sicuramente figura non affermata al punto da soddisfare le esigenze di una piazza frustrata dagli eventi delle ultime stagioni.
NON E’ COLPA DI RUDI GARCIA – Il tecnico francese non merita la fredda accoglienza che giocoforza gli sarà riservata: oppure, ad ogni modo, non merita che si parta prevenuti nell’analisi che inerirà al suo operato da qui al prossimo futuro. E’ chiaro come un ambiente deluso dalle aspettative iniziali che il nuovo corso statunitense aveva portato con sé – in termini di progettualità più che di successi immediati – avrebbe auspicato l’approdo di un tecnico consolidato: un nome alla Mazzarri o Allegri, per intenderci, ma la dirigenza non ha trovato gli elementi giusti per convincere uno dei due a preferire l’opzione giallorossa rispettivamente al trasferimento sulla panchina nerazzurra ed alla permanenza in rossonero. La volontà personale delle due strade percorse ha sicuramente giocato un ruolo considerevole, ma neanche le opzioni di riserva – vedi Guidolin o i clamorosi ritorni di Montella e Spalletti – hanno conosciuto sorte migliore.
IL NUOVO CORSO – “Ha un’ottima visione calcistica ed è un vincente”, è con queste parole che il presidente della Roma James Pallotta accoglie l’allenatore francese. Gli fa eco il CEO Italo Zanzi, che auspica la continuità nello sviluppo dei talenti e l’opportunità di vincere da subito. Circostanza ribattuta dallo stesso Garcia, che aggiunge di “considerare la scelta ricaduta sulla sua figura come un riconoscimento per l’intero movimento di allenatori francesi“. La società insomma prova a dare la sterzata tanto attesa ma la reazione della piazza – nonostante i 15.000 abbonamenti già rinnovati nella scorsa settimana – è decisamente fredda. Non sono in pochi i tifosi giallorossi che hanno esultato alle dimissioni – questa volta non respinte dalla proprietà – del direttore generale Franco Baldini ed altrettanti auspicherebbero la stessa sorte per il direttore sportivo Walter Sabatini e probabilmente per l’intero corso americano. Nel calcio poi, è oramai noto, i giudizi possono invertirsi rapidamente: eventuali affermazioni future rilancerebbero con forza il progetto ma ad oggi la delusione della piazza è tangibile e, nel classico prendere o lasciare, probabilmente in tanti lascerebbero.