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2013

Il pagellone di CN24 – Lazio, una coppa per domarli tutti

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FIORI ROSA FIORI DI PETKOVIC – La Lazio è una delle poche squadre in Italia ad aver seriamente creduto in un ciclo, ovvero ha puntato su un nucleo di giocatori ben affiatati senza mai stravolgere la rosa nelle sessioni di mercato. Certo, ad esempio a gennaio qualcosa in più andava fatto perché i rischi di trovarsi con la coperta corta nel momento clou della stagione sono sempre dietro l’angolo, ce lo insegna la legge di Murphy. Nel complesso è stata una stagione più che positiva per gli aquilotti, che a inizio stagione come sempre non partivano coi favori del pronostico ma sono riusciti a ritagliarsi uno spazio in vetta prima dell’inesorabile crollo di inizio 2013. Che sia Reja o Petkovic non cambia la sostanza, gli interpreti sono sempre i soliti, anche se la mano del bosniaco si è fatta sentire molto e ha giocato un’ottima carta il fattore sorpresa, nessuno infatti si aspettava che l’ex Sion potesse dare un gioco così propositivo alla Lazio: le prime giornate di campionato hanno visto i biancocelesti stazionare nei quartieri nobili della Serie A e al giro di boa alla fine dell’andata erano tra gli inseguitori della Lazio. Poi il calo è arrivato come il famoso inverno zemaniano, troppe sconfitte e troppi punti lasciati per strada con le piccole e il sogno scudetto (o Champions League) è divenuto quasi una beffa perché alla fine del 2012-13, nonostante un filotto di vittorie prestigiose come il 3-1 a San Siro, i laziali erano fuori dalla zona Europa League. Ci ha poi pensato Senad Lulic a regalare la gioia più grande degli ultimi 10 anni di calcio laziale con il gol nel derby in finale di Coppa Italia che ha permesso ai biancocelesti di vincere la 6° coppa nella storia nella partita più sentita di tutte e di domare la Roma e continuare a guardare dall’alto in basso i rivali cittadini. Ha colpito molto la duttilità della Lazio, Petkovic ha saputo cambiare molte volte la tattica della sua squadra ed è passato dal 3-5-2 al 4-4-2 e infine al 4-1-4-1 con Ledesma playmaker, segnale di un ottimo lavoro in allenamento e anche di un certo coraggio.

VOTO 7.5 – Sinceramente 8 era troppo e 7 era troppo poco. La Lazio per qualche settimana è stata l’unica squadra italiana a lottare su tre fronti e ha pagato a caro prezzo la carenza di ricambi adeguati, quindi per via di un mercato di gennaio non esaltante non ci sentiamo di dare mezzo voto in più. E’ anche vero che è andata contro ogni pronostico (soprattutto in Europa League quando il signor Collum ha influenzato il turno con il Fenerbahce) e ha portato a casa la Coppa Italia, che le permette così di andare in Europa e di giocarsi la Supercoppa e comunque se vogliamo fare un parallelo, la Lazio quest’anno ha vinto più trofei del Liverpool o del Borussia Dortmund. Il grande merito di questa squadra è stato il gruppo, sempre compatto e coeso anche nei momenti di difficoltà, frutto come detto del lavoro incessante anche a livello mentale da parte dello staff biancoceleste.

GIOCATORE CHIAVE: CANDREVA – E chi se lo aspettava un Candreva così? Romoletto, come lo chiamano i tifosi, ha fatto vedere di essere uno dei giocatori migliori in Italia per rendimento e ha cambiato praticamente stile di gioco rispetto agli anni scorsi. Da mezzala è passato ad ala pura e ha mostrato colpi di alta classe: è diventato anche un temibile tiratore dalla distanza, oltre ad essere l’ala destra più forte della Serie A dopo Cuadrado della Fiorentina. Decisivo anche in zona gol, quest’anno ha battuto il record di segnature personali e si è ampiamente meritato la chiamata di Prandelli in azzurro.

GIOCATORE FLOP: CIANI – Non è sttao facile trovare il flop della stagione perché nel momento in cui la Lazio andava bene nessuno aveva un rendimento insufficiente. E’ anche vero che alcuni giocatori come Kozak o Ederson in campionato non hanno fatto vedere ciò che poi hanno mostrato nelle coppe, dove sono stati tra i trascinatori. Scegliamo dunque Ciani, arrivato in estate per puntellare la difesa e giunto come titolare inamovibile, quando poi in realtà in molte occasioni si è dimostrato ingenuo o fragile, vedi la gara di Torino con i granata. Mozione d’onore anche per Saha, il cui acquisto è argomento di discussione a Voyager.

NUOVO CICLO – Anche Tare dopo la vittoria di coppa lo ha detto, adesso è il momento di iniziare un nuovo ciclo. I giocatori giusti ci sono già: in difesa si può contare sul rinato Cana mentre a centrocampo Onazi è stata una delle sorprese più belle, in attacco Klose è un evergreen mentre b è uno degli attaccanti più sottovalutati in Italia. Se Lotito riesce a trattenere Hernanes, Marchetti, Lulic e Candreva allora ha le basi per puntare davvero in alto. L’arrivo di Felipe Anderson potrebbe essere una chiave per dare più frizzantezza e imprevedibilità alla manovra e un altro attaccante in grado di andare in doppia cifra non guasterebbe affatto. Sembrerebbe ottimo almeno sulla carta l’innesto di un regista come Biglia. A Petkovic non farebbe male anche un piccolo aggiustamento in difesa, ma come detto l’ossatura da grande c’è già. Per la Lazio l’importante sarebbe non ripetere gli errori di quest’anno, se si vuole lottare su tre fronti allora serve un buon numero di elementi.