2013
Il pagellone di CN24 – Siena, miracolo salvezza solamente sfiorato
PENALIZZAZIONE, FARDELLO PER LA ROBUR – Con il senno del poi, i sei punti di penalizzazione inflitti al Siena per il coinvolgimento nel caso “scommessopoli”, non avrebbero evitato la retrocessione dei bianconeri. Sono infatti otto i punti che dividono la squadra senese dal Genoa, costringendo la società di Mezzaroma ad almeno un anno in “cadetteria”. Tuttavia, vanno tenute in considerazione le ripercussioni, soprattutto psicologiche, causate da un provvedimento di questa entità. Per mesi la squadra toscana si è allenata a Colle Val d’Elsa con la mente appannata da dubbi e pensieri legati alle attività illecite svolte da alcuni tesserati (o ex) del club.
La gestione di Serse Cosmi, cui era stata affidata la squadra traghettata alla salvezza da Sannino l’anno precedente, era riuscita a cancellare la penalizzazione dopo appena cinque giornate, salendo addirittura a +2 in classifica e regalando un barlume di speranza ai tifosi della Robur. Sicuramente resta da incorniciare la splendida vittoria di San Siro contro l’Inter per 2-0, risultato storico per i toscani. Tuttavia, nonostante un avvio arrembante, il Siena sembra esser più una macchina a benzina che un diesel e, lentamente, inizia a perdere velocità, fino ad allo spartiacque decisivo nel derby esterno contro la Fiorentina. La terza sconfitta consecutiva costa il posto a Cosmi, che verrà poi sostituito da Beppe Iachini. L’intenzione della società è quella di cercare una scossa immediata per non perdere ulteriore terreno, ma i toscani raccolgono altre tre sconfitte consecutive (quattro, se si considera quella in Coppa Italia contro la Lazio, terminata ai rigori).
Il girone d’andata vede il Siena all’ultimo posto, con 11 punti ed a 6 punti dal 17esimo posto in classifica (che sarebbe raggiunto senza penalizzazione). A gennaio il d.s. Antonelli ha provato a ritoccare un po’ la rosa, andando a pescare alcuni talenti esteri, come Adrián Calello, Salvador Agra, Jorge Teixeira e Innocent Emeghara, unica vera sorpresa del calciomercato di riparazione dei senesi, mentre hanno profondamente deluso Bruno Uvini e Carlos Matheu, già fallimentari rispettivamente nelle rose di Napoli ed Atalanta. La cessione di Emanuele Calaiò è stata ammortizzata solamente dall’esplosione di Emeghara, sul quale però si è fatto troppo affidamento nel girone di ritorno, senza avere una valida alternativa. Praticamente impercettibile infatti l’apporto di Pozzi, arrivato a gennaio, così come quello di Zé Eduardo, desapareçido, con Paolucci e Bogdani che si sono dimostrati non all’altezza della situazione. La retrocessione viene ufficializzata il 12 maggio, dopo 5 vittorie, 4 pareggi e 10 sconfitte, per un totale di 19 punti netti dopo l’arrivo di Iachini, che lasciano il Siena al penultimo posto a quota 30 punti.
VOTO 5,5 – Dare la sufficienza sarebbe eccessivo visto che, a conti fatti, neanche i punti di penalizzazione avrebbero mantenuto il Siena nella massima divisione. Tuttavia, il cuore e la grinta con cui i ragazzi in bianconero hanno lottato fino alla fine è sicuramente encomiabile. La formazione toscana è stata per l’arco dell’intera stagione il ritratto dei suoi allenatori: determinata, con spirito di abnegazione e mai doma. Tutto questo, però, non è bastato per il rush finale e neanche la rinascita di giocatori come Sestu e Rosina ha permesso al Siena di acciuffare una miracolosa salvezza. Probabilmente è mancato anche l’apporto di capitan Vergassola a centrocampo durante il lungo periodo che lo ha visto lontano dal campo, così come non hanno inciso le numerose operazioni di gennaio, dove sono partiti alcuni elementi che potevano essere cruciali per l’ottenimento di punti pesanti per la salvezza. Decisivi, in negativo, i tre pareggi consecutivi contro Cagliari, Genoa e Parma.
GIOCATORE CHIAVE: EMEGHARA – La “Mosca Atomica”, così ribattezzato dopo il suo arrivo a Siena, ha strabiliato tutti con le sue prestazioni. Al suo arrivo a gennaio, nessuno aveva dato credito al bomber proveniente dal Lorient, ed invece le 7 marcature in 16 gare hanno rappresentato una delle migliori medie realizzative del girone di ritorno e, fino a poche giornate dalla fine, i tifosi bianconeri hanno sperato grazie alle sue prestazioni. Il nigeriano naturalizzato svizzero ha sfruttato al meglio la vetrina e, chissà, potrebbe anche tornare in Serie A dopo il prestito in Toscana.
GIOCATORE FLOP: ZÉ EDUARDO – Non fosse per gli infortuni che hanno condizionato il prestito al Siena di Nicola Pozzi, questo spazio avrebbe come protagonista l’ex Sampdoria, arrivato a gennaio per prendere il posto di Calaiò, poi però surclassato dalla rivelazione Emeghara per una serie di motivi. Il brasiliano ex Genoa è riuscito però a fare addirittura di peggio, fallendo per il secondo anno consecutivo in Serie A. È probabilmente arrivata l’ora di fare le valigie e ritornare in Brasile, caro Ze Love.
RIFONDARE, SENZA ESAGERARE – Sarà difficile trattenere alcuni dei protagonisti del club, come Sestu, Rosina e Pegolo, tutti con richieste in Serie A. Sarà fondamentale capire le intenzioni di giocatori come D’Agostino e Calaiò, che faranno ritorno alla base, mentre andranno trovati i sostituti di Della Rocca, Emeghara e Pozzi, i cui prestiti termineranno. La famiglia Mezzaroma dovrà investire per creare un gruppo solido e pimpante, in maniera tale da poter tornare a calcare i massimi palcoscenici dopo un anno di purgatorio in Serie Bwin. In panchina sembra non esser certa la permanenza di Iachini, il quale vorrebbe allenare ancora in Serie A. Magari potrebbero tornare attuali le candidature di due vecchie conoscenze come Giampaolo e Beretta?