Mauritooo! Icardi abbatte la Roma: 2-1 Inter (in extremis) - Calcio News 24
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2015

Mauritooo! Icardi abbatte la Roma: 2-1 Inter (in extremis)

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icardi esulta inter settembre 2014 ifa

Apre un siluro di Hernanes, pareggia Nainggolan su papera di Ranocchia e poi il guizzo argentino…

Bella vittoria in zona Cesarini dell’Inter che batte la Roma per 2-1 al termine di una gara dai due volti e valevole per la 32esima giornata del campionato di serie A 2014/2015. Primo tempo decisamente a tinte nerazzurre con la squadra di Mancini che va in vantaggio grazie ad un gran gol di Hernanes, stasera “Profeta” un po’ ovunque. Ripresa di marca giallorossa (dopo l’uscita di un abulico Totti: solo un caso?) e pareggio conseguito col belga Nainggolan dopo una papera del solito Ranocchia; eppure l’Inter odierna ci crede di più e su di una ripartenza-killer a due minuti dal novantesimo arriva al successo grazie ad un guizzo di Maurito Icardi su passaggio filtrante di un appena entrato Podolski. Ma il tedesco non si era dato alle bocce?

CERCASI PUPONE DISPERATAMENTE Sedici punti di distacco e non sentirli. Questa infatti era la distanza abissale che separava l’Inter (malinconicamente decima) dalla Roma (seconda in coabitazione con la Lazio) all’inizio di questa ennesima sfida tra nerazzurri e giallorossi, una “classicissima” del terzo millennio. Nonostante ciò, il campo in questi primi 45 minuti ha espresso l’esatto contrario: Mancini-gang ispirata e grintosa, Garcia-equipe apatica nel suo voler inseguire un ideale di gioco privo di reali attaccanti. Diciamo che comunque non è accaduto granché e per i primi dieci minuti di gara decisamente nulla. La Beneamata, orfana delle sue verticalizzazioni centrali (d’altronde stasera manca Kovacic e quando c’è il croato non è che reinventi la ruota…), si affida all’estro di uno scatenato Hernanes che – sentendo aria di un lontano derby – al quarto d’ora azzecca l’angolino alla sinistra di De Sanctis con un bel tiro dal limite dell’area di rigore. Perfetta la posizione centrale del brasiliano che dribbla in un secondo Holebas dopo aver ricevuto un bell’assist da Palacio. Al 16esimo numero di Nainggolan che si invola da solo nel cuore della difesa nerazzurra, ma la sua conclusione finale è da film horror. Tre minuti dopo il brivido più intenso di marca romanista: Totti (inguardabile la sua partita finora) allunga in area per Gervinho, ma un provvidenziale Ranocchia c’è: la palla resta lì, invitante come un ghiacciolo a luglio, e Ibarbo la scarica sul palo. Quasi gol! 22esimo, ci riprova l’Inter: lancio di Palacio per Hernanes, ma il Profeta non è lesto per la zampata letale. Da qui in poi la gara si addormenta a causa del giro palla insistente della Maggica e di una compagine nerazzurra, volenterosa sì, ma incapace di giocare per le vie centrali a causa di una netta predilizione per le fasce. Morale? Totti al 42esimo viene sbarrato senza problemi da Ranocchia ed il signor Orsato, contestatissimo fin qui dal pubblico milanese, fischia la fine dopo un solo minuto di recupero. Il meglio deve ancora venire?

RISORGE A TRATTI LA LUPA, MA POI UN CERTO PODOLSKI… La ripresa è decisamente più in mano ai giallorossi che, stufi di giochicchiare, sfruttano di più le corsie laterali (vecchio trucco del calcio all’italiana) e cominciano una volta per tutte a schiacciare l’Inter negli ultimi 30 metri. Il pareggio è inevitabile ed arriva al minuto 63 nella maniera più roccambolesca possibile: erroraccio di Ranocchia che “smarca” involontariamente Pjanic, allungo del Pianista per Nianggolan con l’ex cagliaritano che trafigge Handanovic mediante un destro rasoterra. Tutto da rifare. Al 65esimo potrebbe essere già raddoppio-Inter, ma Guarin (prova gagliarda la sua) si fa ipnotizzare da De Sanctis: la soluzione del Guaro – va detto – era defilata e di non facile soluzione. Risponde la Roma al 68esimo con una punizione velenosa di Pjanic pronta a sorprendere Handanovic, il portierone nerazzurro respinge come può ma Vidic fa buona guardia. Il gol, da una parte o dall’altra, è percepibile nell’aria. Prima ne sbaglia uno clamoroso Icardi al 84esimo calciando alto una sorta di rigore in movimento (il colpo di testa smarcante è opera di Kovacic entrato al posto del connazionale Brozic), ma il marito della signora Wanda si fa perdonare tutto quattro minuti più tardi quando su filtrante al bacio del Podolski che non ti aspetti (il tedesco entra sornione al minuto 87 per un valido Gnoukouri) fa partire un tiro maligno che passa sotto De Sanctis e consegna di fatto la vittoria all’Inter. Score che potrebbe essere ancora più rotondo nei minuti di recupero, ma Palacio (prova caparbia come al solito, quella del Trenza) dà solo l’illusione della rete spedendo sopra la traversa. Orsato di Schio emette il triplice fischio, Inter batte Roma 2-1 e sale a quota 45. Bel colpo.

DUE PAROLE IN CONCLUSIONE Forse Roberto Mancini – tra mille difficoltà e forgiando calciatori “mazzarriani” che non sentiva suoi quando arrivò alla Pinetina lo scorso novembre – ha finalmente trovato una formula chiamata “carattere”. Le gara di Verona vinta in scioltezza e le mille occasioni create nel derby di domenica scorsa lo dimostrano: la Beneamata, in pratica, non molla più e se farà risultato anche ad Udine martedì prossimo per chi scrive potrebbe anche batterle tutte da qui fino al 31 maggio (Juventus compresa). La Roma di Garcia, invece, è sempre più un’enigma da testi di psicologia: prima la pareggite, poi la sconfittite di San Siro con un Francesco Totti che, se vuole davvero bene alla Lupa, dovrà presto scendere dal suo Aventino personale e svelare al calcio italiano cosa combinerà da luglio in avanti. Mister Pallotta, attenzione a conservare il terzo posto…

IL TABELLINO

Marcatori: 15′ Hernanes, 63′ Nainggolan, 87′ Icardi
Ammoniti: 19′ Palacio, 21′ Yanga-Mbiwa, 54′ Brozovic, 66′ Juan Jesus, 73′ Ranocchia, 77′ Gnoukouri, 86′ De Rossi, 91′ De Sanctis, 94′ Handanovic
Espulsi: nessuno
Arbitro: Orsato

INTER (4-3-1-2): Handanovic; D’Ambrosio, Ranocchia, Vidic, Juan Jesus; Guarin (78′ Shaqiri), Brozovic (71′ Kovacic), Gnoukouri (87′ Podolski); Hernanes; Icardi, Palacio. All: R. Mancini

ROMA (4-3-3): De Sanctis; Florenzi, Manolas, Yanga-Mbiwa, Holebas; Pjanic (78′ Iturbe), De Rossi (89′ Doumbia), Nainggolan; Ibarbo, Totti (52′ Keita), Gervinho. All: R. Garcia