Allegri elogia i suoi: «Non ci sono segreti sulla nostra crescita. Buffon numero uno» - Calcio News 24
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Allegri elogia i suoi: «Non ci sono segreti sulla nostra crescita. Buffon numero uno»

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Mister Massimiliano Allegri, al termine della prima delle due semifinali che la Juventus disputerà contro il Monaco, ha detto la sua sulla partita dello Stade Louis II

La Juventus di Allegri è scesa in campo nel Principato di Monaco, dando battaglia contro Mbappè e compagni. Il tecnico juventino ha tratteggiato i contorni dei 90 minuti dell’importantissima sfida europea vinta grazie ai 2 gol di Higuain, così a Premium Sport: «Faccio i complimenti alla squadra: non era semplice qui a Monaco, contro un buon avversario con calciatori di tecnica. Abbiamo sbagliato qualche passaggio di troppo, dopo il vantaggio abbiamo subito un paio di situazioni ma è stato bravo Buffon a compiere quella parata. I francesi al ritorno non avranno niente da perdere e sarà un’altra partita seria. Non avevo a disposizione Khedira e, visto che il Monaco gioca di ripartenza, avevo bisogno di un saltatore, Barzagli, autore di una partita straordinaria, e di un uomo in più in copertura preventiva, perciò non ha giocato Cuadrado dall’inizio. Condizione fisica ottima? E’ merito dello staff che li allena. Nel primo tempo abbiamo fatto bene soprattutto all’inizio poi abbiamo cominciato a difendere troppo a uomo. Possiamo far meglio tecnicamente, ad un certo punto, per esempio, abbiamo cominciato a giocare palla all’indietro. Il Monaco gioca sulle verticali, ti allunga il campo e ti rende la partita difficile: al ritorno dovremo essere compatti e non perdere le distanze tra i reparti. Parate clamorose di Buffon? Quando ci sono le partite serie, i grandi calciatori vengono fuori in queste serate. Gigi è ancora il numero uno al mondo. Non ci sono segreti relativi alla crescita di gente come Dani Alves: ha imparato a conoscere il campionato e sta giocando più solidamente. Sono arrabbiato con Pjanic, perché può diventare uno dei top 3 nel suo ruolo. Non deve farne un dramma se perde una palla e deve essere consapevole delle sue potenzialità».