Atalanta, difficile pensare al calcio. Ma l'obiettivo resta la Champions League
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Atalanta, difficile pensare al calcio. Ma l’obiettivo resta la Champions League

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L’Atalanta cercherà di tornare in campo, nonostante la situazione che sta attraversando la città di Bergamo. L’obiettivo rimane la Champions

Non sarà affatto semplice pensare al calcio giocato, soprattutto nella città più colpita dal COVID-19. Difficile ipotizzare qualsiasi scenario, a confermarlo anche la stessa tifoseria nerazzurra. Troppo dolore, ma se si ripartirà sarà assolutamente necessario riordinare le idee per la banda del Gasp. Giocare di forza e di rabbia, anche per poter dare una gioia ai propri sostenitori e per poter uscire, tutti insieme, da un momento davvero drammatico.

COME RIPARTIRE – Al momento l’Atalanta, come tutti i club del massimo campionato e non, sta aspettando una data precisa dalle autorità competenti. Non ci sono ancora molte indicazioni, anche perché la data del 4 maggio è solo ipotetica. In più bisognerà capire quali saranno le reali condizioni di Marco Sportiello, unico giocatore ad oggi ad aver contratto il virus.

Bisognerà ripartire anche dai risultati e da quella voglia di spaccare il mondo che ha sempre contraddistinto questa squadra. Dare spettacolo, un po’ per cercare la continuità dopo lo stop, ma anche per poter dare un segnale concreto a tutti. L’Atalanta non vuole nessuno scudetto elemosinato, ma vuole dimostrare i propri valori sul campo, ripartendo dai dogmi che il tecnico di Grugliasco ha insegnato a tutta la rosa.

OBIETTIVO CHAMPIONS – Quando la ferita si rimarginerà sarà necessario pensare anche al campo. Non solo al calcio e alla singola partita, ma all’obiettivo di questa squadra che era e resta la qualificazione alla prossima Champions League.

La classifica impone un traguardo simile, anche perché se questa squadra riuscirà a superare un momento simile potrà fare la differenza dal momento che si riprenderà a giocare. E poi c’è l’attuale Champions, quel quarto di finale da giocare fino in fondo, indipendentemente dall’avversario che capiterà nelle urne. Ci sarà un tempo in cui si asciugheranno le lacrime e si ritornerà a pensare alla cosa più importante delle cose meno importanti, come disse mister Sacchi.