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Buffon o Donnarumma contro Israele? Ventura non ha dubbi per tre motivi

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Ventura insiste su Buffon, a scapito di Donnarumma: la logica porta il ct a scegliere la soluzione più comoda. Scelta giusta, nonostante gli errori del portiere della Juve al Bernabeu

Buffon o Donnarumma? Dare continuità alla tradizione oppure rompere gli schemi, già dalla gara contro Israele? Dopo la disfatta del Santiago Bernabeu è questo il dilemma che avvolge l’Italia, uscita dalle ossa rotte dal confronto contro la Spagna. Tanti gli errori, di squadra e individuali visti nella tana del Real Madrid: da un 4-2-4 troppo mole di fronte alle furie rosse fino alle opache prestazioni di tanti singoli, fra i quali spiccano Bonucci, Verratti e Candreva. Ma fra i più deludenti c’è anche Gigi Buffon, impacciato con il pallone fra i piedi, ma soprattutto in grave ritardo sui due gol messi a segno da Isco nella prima frazione. E in tanti cominciano a credere che sia giunto il momento del passaggio di testimone fra i pali della Nazionale, con Gigio Donnarumma che scalpita, pronto a rilevare un’eredità pesantissima.

Buffon o Donnarumma: chi gioca contro Israele?

Ma per Ventura non è il momento, non ancora. Ed è forse meglio così, essenzialmente per tre motivi. La sfida contro Israele arriva in un momento molto delicato per gli azzurri e un cambio così radicale in porta può creare una confusione di cui la squadra proprio non ha bisogno. La difesa è collaudata già da tempo e Buffon è da sempre un punto fermo che, mai come adesso, ha bisogno di essere presente per trasmettere sicurezza ad un gruppo inesperto.

E poi c’è il fattore Donnarumma: schierarlo dal primo minuto contro Israele è un rischio che Ventura non deve correre, perché se mai l’Italia dovesse andare incontro a qualche brutto scherzo si rischierebbe di bruciare troppo presto un patrimonio del calcio italiano. Il ct sceglierà ancora Buffon per un altro, semplicissimo motivo: è il migliore e, dopo una prova opaca, va protetto dalla critica con le unghie e con i denti.

Gli azzardi del Bernabeu, seppur applauditi prima di scendere in campo, non hanno prodotto risultati ed è quindi tornato il momento di prendere le decisioni più semplici. Schierare Buffon dall’inizio è il facile rimedio al male estremo e mai come in questa fase è la mossa migliore possibile. Per Gigi, per Gigio, ma soprattutto per l’Italia, che ha bisogno di ritrovare le certezze evitando rischi inutili.