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Borussia Dortmund

Buon compleanno a… Edin Terzic

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La cronaca di Eintracht-Borussia di ieri pomeriggio che dopo appena 24 minuti Terzic vede i suoi sotto già di 2 reti per la doppietta di Marmoush. Poi succede, però…

Oggi Edin Terzic compie 41 anni. Ieri ha vissuto a Francoforte un’altra di quelle incredibili partite per le quali, ne siamo profondamente convinti, se si associassero una serie di caratteristiche al Borussia Dortmund in un sondaggio, è fortemente probabile che ne uscirebbe l’immagine di squadra pazza. Non per colpa o merito del suo attuale allenatore, che pure una serie di vicende sulle montagne russe le ha vissute. E che i gialloneri sono proprio così da sempre, sarà per tutto quel sentimento che arriva dal muro della sua curva, non si può restare razionali con quell’incredibile passione che ti muove, non si può non deragliare talvolta o fare imprese eccezionali. La cronaca di Eintracht-Borussia di ieri pomeriggio che dopo appena 24 minuti Terzic vede i suoi sotto già di 2 reti per la doppietta di Marmoush. Poi succede, però, che Sabitzer poco prima dell’intervallo accorcia le distanze e a inizio ripresa Moukoko ristabilisce l’equilibrio. Ce ne sarebbe abbastanza per finirla qui e, invece, c’è ancora un gol per parte, Chaibi e poi Brandt, a confermare che il carattere del Dortmund c’è ed è cosa preziosa, se ogni volta che ti trovi sotto riesci a rimontare. Con questi presupposti ci si avvicina al big-match della prossima settimana, quando il tecnico tedesco di origini bosniache, ieri ammonito nei minuti di recupero, si confronterà con il Bayern che nel weekend ha giocato al tirassegno segnando 8 gol.

Già, il Bayern. L’ossessione tedesca per definizione, che non riesce a perdere una Bundesliga neanche quando è possibile, com’è successo lo scorso campionato. É stato davvero incredibile quell’epilogo, con il Borussia che per vincere il titolo non avrebbe dovuto fare altro che battere in casa il Mainz, squadra senza più ambizioni di classifica. Invece si trova a vivere il suicidio perfetto, va all’intervallo sotto di 2 reti, Haller si è sbagliato il rigore del pareggio, passa tutta la ripresa a inseguire disperatamente una rimonta che si compie solo al minuto 96, quando non c’è più il tempo di andare oltre il 2-2.

Edin avrebbe potuto essere il mister capace di spezzare finalmente la decennale egemonia dei bavaresi. Gli avrebbero fatto un monumento al vincitore. Ci si è dovuti “accontentare” di constatare la sua grande signorilità, lo stile del perdente, che a fine gara si è complimentato con i trionfatori e si è limitato a constatare l’amarezza deo verdetto: «Congratulazioni al Bayern. Chi è nelle prime posizioni dopo 34 partite merita di vincere, anche se è davvero ingiusto. Tutti volevamo vincere, abbiamo lavorato duramente e abbiamo avuto una grande occasione. Forse se avessimo segnato prima il 2-2 avremmo potuto vincere il match».
Altrove chissà se sarebbe “sopravvissuto” a un tale shock, se la sua direzione sarebbe stata confermata per un altro tentativo. Del resto, il suo stesso percorso nel club non è stato lineare e non sempre i risultati hanno determinato le scelte societarie.

Terzic è subentrato come nel corso della stagione 2020-21 al tecnico Favre. Ha condotto la barca in porto con buoni risultati, portando in dote anche quello che è l’ultimo trofeo nella bacheca del Borussia, la Coppa di Germania, vinta in finale con il Lipsia con una magistrale prova di due futuri eroi di Manchester, Jadon Sancho e Erling Haaland, una doppietta a testa tanto per gradire. Fatta l’impresa, ha scelto il ruolo di direttore tecnico, lasciando il posto a Marco Rose: «Lavoreremo insieme a stretto contatto, anche non saremo seduti fianco a fianco in panchina. Il Dortmund ha preso un allenatore eccezionale, sono certo che avremo grandi successi insieme. Non vedo l’ora di iniziare». La soluzione trovata ha una nuova svolta a maggio del 2022, quando tocca nuovamente a lui con un contratto fino al 2025.

Uno degli snodi sarà anche il percorso europeo. Il Borussia è nel girone del Milan e il recente successo a Newcastle gli ha permesso di agganciare il secondo posto raggiungendo proprio gli inglesi. Ne sentiremo parlare molto, se per caso il destino internazionale di Pioli passerà anche dal confronto con lui.