2012
Calciomercato, Bronzetti: “Sconsiglio gli spagnoli. Llorente, Kakà e Rossi…”
CALCIOMERCATO BRONZETTI LLORENTE KAKA’ ROSSI ZAPATA – Intervenuto ai microfoni di Sky Sport 24, l’agente ed intermediario di mercato per la Spagna Ernesto Bronzetti, ha parlato dei possibili acquisti delle squadre italiane direttamente dalla Liga.
“Llorente andrebbe benissimo in Italia, ma per questione di cultura e di ambiente i calciatori spagnoli non riescono a sfondare in Europa. Alla Roma quest’anno ne erano arrivati due, uno è rimasto, che è Bojan, perché aveva due anni di prestito, l’altro era José Angel che è scomparso. In passato anche i vari Farinós e José Mari non hanno funzionato in Italia, non so spiegarmi perché. Speriamo che Llorente possa funzionare – le parole di Bronzetti – . Se fossi un presidente di una squadra di calcio, consiglierei di non prenderli e parlo contro i miei interessi. Credo che alla fine qualcosa si potrà limare alla valutazione da 36 milioni di euro chiesto dall’Athletic Bilbao, non è facile trattare con Urrutia, è un osso duro. Dietro però non c’è il Real Madrid o altri club, non ci sono società in Spagna in grado di spendere quei soldi adesso, lo garantisco al cento per cento. Manco in Italia, ma in Spagna peggio ancora. Il Barcellona non ha soldi da spendere, ma come il Real Madrid hanno già la squadra e possono limitarsi a dei piccoli ritocchi”.
Sul possibile ritorno di Kakà al Milan: “Non illudiamo la gente ed i tifosi. In Italia adesso è impossibile pagare dieci milioni di euro netti l’anno un calciatore. Se il Real Madrid dovrà dare via il giocatore per i motivi noti, ci saranno delle condizioni. Il Milan, come Inter o Juventus, non può pagare questo genere di ingaggi. Le speranze di rivedere Kakà al Milan sono ridotte al lumicino. Kakà è prigioniero del suo ingaggio. Ad oggi ci sono lo 0,001% di possibilità che Kakà arrivi al Milan. Può succedere l’imponderabile il 31 di agosto, ma una società che lo ha pagato così tanto si trova in imbarazzo. Adriano Galliani ha chiesto informazioni, ma non si è sentito neanche di fare una proposta giustamente. Lui vuole tornare al Milan? Lo capisco, anch’io volevo fidanzarmi con Monica Bellucci, ma alla fine non è successo (ride, ndr). Diarra? È difficile, cerca 5,5 -6 milioni di euro netti. Non sono alla portata. Speriamo che tra qualche anno questi ingaggi spariscano. Speriamo davvero, altrimenti è impossibile. Kakà nella MLS? A parte che ora negli Stati Uniti il mercato è chiuso, ma ho i miei dubbi anche per gennaio. Il giocatore vorrebbe restare in Europa, così come desidera il suo entourage. Finché c’è una piccola speranza di tornare al Milan, lui ci spera. È un peccato vedere un giocatore messo da parte in questa maniera. Mourinho ha le sue idee, in quel ruolo preferisce Özil e Di María, preferisce altri, dunque ha sempre ragione l’allenatore quando vince”.
Sul possibile arrivo in Italia di Giuseppe Rossi: “Giuseppe Rossi ora non può giocare, fino a marzo-aprile non penso possa tornare in campo. Darlo in Italia in prestito per quest’anno e vedere cosa succede anno prossimo, Giuseppe Rossi resta un giocatore importantissimo. Va capito cosa passa per la testa di Roig. Se il Milan ci pensa? Sinceramente non lo so, ma non sarebbe una cattiva idea. Rossi non guadagna cifre iperboliche ed inaccessibili. Oggi la sua valutazione di mercato non esiste, va dato in prestito e poi visto cosa succede. Un domani se sta bene 7 – 8 milioni il Villarreal li potrebbe anche recuperare. Va capito però quale società si accollerebbe un discorso del genere, anche il Milan ha bisogno dell’immediato adesso. Può essere un discorso in ottica futura”.
Capitolo finale dedicato a Zapata: “Lui non è spagnolo, questo è positivo. All’Udinese Zapata non ha fatto bene, ma benissimo. I giocatori italiani, o che hanno giocato in Italia, in Spagna fanno fatica. Vi faccio l’esempio di Samuel, che in Spagna non l’ha vista quasi mai, e l’operazione la feci io, ma il Real Madrid l’anno successivo l’ha venduto alla metà ed all’Inter ha fatto di tutto e di più, in senso positivo. Sinceramente, nel rispetto dei numeri, non mi prendete per fazioso, il mercato migliore l’ha fatto il Milan paradossalmente. Nel rispetto dei fattori tecnici, sicuramente la Juventus. Il Milan a bilancio ha fatto un risparmio enorme con le cessioni di Ibrahimovic e Thiago Silva“.