2015
Inter, Zanetti: «Sì, Dybala ci interessa»
Il vice-presidente nerazzurro ne ha per Mazzarri e per la Juventus
La nuova vita di Javier Zanetti è cominciata di fatto l’altro giorno, con il ritiro della maglia numero 4 dell’Inter e la partita di addio al calcio giocato. Il vice-presidente nerazzurro, intervistato oggi per il Corriere dello Sport, ha così finalmente parlato per la prima volta davvero da dirigente: di calciomercato, di ambizioni e di obiettivi, ma senza rinunciare ad attaccare tutto sommato. Sì, perchè quando si torna a parlare di Calciopoli, tema molto caro all’Inter, Zanetti, che in quegli anni era in campo, lancia la sua stoccatina alla Juventus…
ZANETTI 4 EVER – Così Zanetti nell’intervista di oggi: «Mancini è la persona giusta per l’Inter, il tecnico che ci voleva. Se ora gli regaliamo Paulo Dybala (Palermo)? Nell’ultima stagione la sua crescita è stata pazzesca e ha avuto una costanza di rendimento notevole. Uno come lui lo vorrebbero tutte le società e l’Inter non fa eccezione. Lui e Mauro Icardi insieme non so se farebbero 40 gol, ma per la Serie A formerebbero un attacco di tutto rispetto». Parole belle anche per Thiago Motta (Paris Saint-Germain), possibile “cavallo di ritorno”. Non manca una frecciatina per Walter Mazzarri, esoneroato dall’Inter a inizio stagione: «Per Mazzarri e le sue scelte ho sempre avuto grande rispetto. Certo, l’ultimo derby della mia carriera lo avrei voluto giocare e anche i tifosi del Milan mi aspettavano per salutarmi, ma da professionista ho accettato la scelta dell’allenatore». Parole sin troppo chiare.
NOTA A MARGINE – Si parla anche di Calciopoli ed anche in questo caso Zanetti abbandona un po’ la sua classica diplomazia per dire le cose come stanno (secondo lui): «Calciopoli è una pagina tristissima del calcio italiano, ma sono passati ormai diversi anni. Il calcio italiano da allora è ripartito ed è giusto pensare al futuro. Noi siamo fieri e orgogliosi della nostra storia, come la Juve è fiera della sua. Di certo, però, non si può far finta che non sia successo niente». Sull’ultima frase potrebbero aprirsi nuovi mondi e… nuove polemiche.