Champions League, Rizzoli: «Dopo la finale ho pianto» - Calcio News 24
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2013

Champions League, Rizzoli: «Dopo la finale ho pianto»

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CHAMPIONS LEAGUE BAYERN MONACO BORUSSIA DORTMUND RIZZOLI – Esame superato per Rizzoli, che è stato designato per arbitrare la finale di Champions League tra Bayern Monaco e Borussia Dortmund. Il direttore di gara italiano, intervistato da La Gazzetta dello Sport, ha rivissuto i momenti che hanno caratterizzato il match di Wembley e rivelato di aver pianto: «È accaduto al termine della premiazione. Ero solo, guardavo lo stadio e lo spettacolo dei tifosi: applaudivano anche quelli del Borussia. La tensione si è sciolta e mi sono commosso. Ero convinto di aver fatto bene, ma ho aspettato il giudizio di Pierluigi Collina. Se avessi sbagliato qualcosa, non m’avrebbe fatto sconti. Anzi, proprio perché italiano e cresciuto con lui, sarebbe stato ancora più duro. Così, quando è entrato nello spogliatoio, ho trattenuto il fiato. Mi ha guardato, un paio di secondi di silenzio. Non passavano mai. Poi la sentenza: “Bravo, bravi tutti. Adesso goditela, Nicola”. Ed è iniziata la festa. Ero teso a fine partita? Al contrario, c’era una atmosfera tranquilla. I giocatori sono stati davvero bravi a collaborare e mi hanno permesso di stare ai margini, senza intervenire troppo. Ho fischiato solo 17 volte, davvero poche».

L’arbitro ha poi scelto la decisione più difficile, commentando alcuni episodi clou: «Il rigore al Borussia. Visto alla tv è semplice. In campo, però, ero coperto. Lo stesso Reus non mi faceva vedere la palla. Ho capito la dinamica e fischiato. L’esperienza aiuta. Le lamentele per la mancata espulsione di Dante? A me ha fatto i complimenti. Capisco comunque che si possa discutere. Il fallo non era volontario, non fermava un’azione importante e non c’era cattiveria. È stata una negligenza: per il regolamento non è previsto il giallo in casi simili. Un secondo cartellino si dà quando non ci sono dubbi. Col rigore l’ammonizione è automatica? Ma questa, mi perdoni, è una fesseria. Bisogna sempre valutare cosa si fischia. Ad esempio, su un cross a difesa schierata il tocco di braccio è penalty senza giallo…»